Terni

MotoGP Rossi ci prova, Petrucci non va

Pedrosa vince il Gp di Misano sverniciando Rossi nel finale di gara, il dottore guadagna la seconda piazza e qualche prezioso punticino per il mondiale, Lorenzo prova a dar fastidio come può al proprio compagno di squadra e l’ex spericolato Marquez passeggia con il braccio fuori dalla carena e lo “stereo a palla” fino a un comodo quarto posto, che, a cinque gare dalla fine, suona come titolo mondiale conquistato (più 43 punti su Valentino). In tutto questo l’idolo di Terni Danilo Petrucci non c’entra niente, purtroppo. Il pilota Ternano vede i primi solo sulla linea di partenza poi si perde nelle retrovie dove lotta per le posizioni di rincalzo (finirà 11esimo). Petrucci quest’anno non graffia più. Le cadute, il doppio infortunio alla mano destra sembrano avergli spezzato gli artigli. Il pilota umbro ha racimolato solamente 50 punti e occupa la 14esima posizione in classifica generale, dietro anche al compagno di squadra Redding che è riuscito ad essere più costante. Più che la “cattiveria” nei sorpassi o la spregiudicatezza nelle pieghe impossibili, Petrucci sembra aver perso il feeling con la moto. Una crisi di coppia, quella tra il pilota ternano e la Ducati Octo Pramac Yakhnich che ha contraddistinto praticamente tutta la stagione. Quando la moto andava forte il pilota ha commesso degli errori mentre quando Petrucci voleva spingere i cavalli della ducati marciavano come se fossero muli. Così a 5 gare dal termine Danilo si ritrova lontanissimo dalla top ten e soprattutto dai picchi toccati nella stagione precedente. “Ho faticato più di quanto mi aspettassiha confessato Petrucci – in gara abbiamo un po’ migliorato ma non abbastanza. Avrei voluto fare meglio qui nel gran premio di casa e questo mi dispiace. Le gomme? Ieri Jorge Lorenzo ha fatto il record del circuito e oggi quelli davanti sono andati forte quindi evidentemente siamo stati noi a non capire come utilizzarle al meglio. Ho preso qualche punto e questo è un aspetto positivo. Vorrei ringraziare tutto il team per come stanno lavorando. E’ bello stare con loro“.

Spagna (per due volte), Giappone, Australia e Malesia: Petrucci ha ancora cinque frecce da tirare in questo mondiale, cinque dardi per ritornare nelle posizioni che più gli competono e chissà che con le sue imprese non aiuti il dottore a tenere lontano il ragionier Marc Marquez che nelle ultime gare guida con il pallottoliere incastonato sullo sterzo e che lascia a Valentino tutti i rischi di una rimonta impossibile.