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Mostro Firenze, Gup Perugia “Narducci si suicidò”. Chiuso il caso

Il giudice dell'udienza preliminare Paolo Micheli ha depositato 934 pagine di motivazioni che pongono fine all’inchiesta che accusate una ventina di persone per associazione a delinquere in merito alla morte del medico Francesco Narducci. L'inchiesta si è chiusa così dopo 11 anni (era stata aperta nel 2001).
La morte del 36enne medico perugino era stata legata agli ambienti fiorentini e agli omicidi del mostro di Firenze. Secondo il gup “i reati ipotizzati dal pm a carico dei familiari del Narducci non hanno mai avuto effettiva sussistenza, e quanto ai residui addebiti si impone il proscioglimento degli imputati per difetto di dolo: è facile allora immaginare che oggi, al momento del redde rationem, i primi a doversi dolere delle carenze istruttorie dell'epoca siano proprio coloro che nel 1985 verosimilmente si attivarono – pur senza commettere reati – per far sì che ad un'autopsia non si desse corso”. Assolti dunque i familiari della vittima che, leggendo tra le righe della motivazione del gup, si opposero all'autopsia del loro caro per ragioni che esulavano dal depistare le indagini.