Mostro di Foligno, fine pena per Luigi Chiatti

Mostro di Foligno, Luigi Chiatti dal carcere alla Rems in Sardegna

Sara Minciaroni

Mostro di Foligno, Luigi Chiatti dal carcere alla Rems in Sardegna

L'assassino di Lorenzo Paolucci e Simone Allegretti ha scontato la sua condanna ora in un Rems in Sardegna
Ven, 04/09/2015 - 10:31

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“Uscirò tra 20 anni e tornerò a uccidere, ma farò più attenzione”, questa fu la frase choc di Luigi Chiatti, quello che per tutti è noto come il “mostro di Foligno”. Oggi 4 settembre del 2015 Luigi Chiatti dopo essere stato rinchiuso nel carcere di Prato per la condanna a trent’anni di reclusione per gli omicidi dei due bambini, Simone Allegretti e di Lorenzo Paolucci, sarebbe dovuto tornare libero. Ma non sarà così.

Pericolosità sociale. Da domani Chiatti sarà ‘ospite’ della Residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza (Rems) a Capoterra, a pochi chilometri da Cagliari. Qui, come stabilito dalla corte d’assise di appello di Perugia che nel 1996 lo condannò  a 30 anni per gli omicidi di Simone Allegretti, 4 anni, e Lorenzo Paolucci, 13, dovrà restare per un minimo di altri tre anni. I giudici per lui decisero un ulteriore periodo in una casa di cura e custodia al termine della detenzione. Decisione confermata nei mesi scorsi dal tribunale di sorveglianza di Firenze che ha accertato la pericolosità sociale dell’uomo, oggi 47enne, che tra il 1992 e il 1993 uccise i due bambini.

Luigi Chiatti venne arrestato il  7 agosto del 1993 veniva a seguito del barbaro omicidio del piccolo Lorenzo Paolucci, seconda vittima del geometra autodefinitosi ‘mostro di Foligno’. La città, ancora oggi, sembra non riuscire a chiudere questo brutto capitolo della sua storia, tanto che proprio in questi giorni la questione è tornata alla ribalta della cronaca per il prossimo fine pena di Chiatti, che pur uscendo dal carcere dovrà continuare a restare in una struttura protetta.

Il piccolo Lorenzo, all’epoca appena tredicenne è stato ricordato giovedì alle 21 con una solenne messa nella chiesetta di Casale, la frazione montana dove l’assassino lo seviziò e lo uccise, dopo averlo invitato per una partita a carte nella sua casa. Nel 1992 appena una decina di mesi prima, Chiatti rapì, molestò ed uccise Simone Allegretti, di appena quattro anni, abbandonando il corpo proprio a ridosso di Casale. Sapere che il tre settembre Chiatti non sarà comunque più in cella, riapre dolore e ferite.

Aggiornato alle 19.00

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