Tartufi record, showcooking e spettacoli alla Mostra del Tartufo bianco di Città di Castello 2019, dal 1 al 3 novembre, che per festeggiare le 40 edizioni presenta il Trifola Finger food, con la trifola dell’Alto Tevere, il Parmigiano Reggiano e la Patata deco di Pietralunga.
Il Trifola finger food è un’anticipazione di quanto si potrà degustare e comprare durante la Mostra, che per tre giorni propone ristoranti, percorsi sensoriali ed enogastronomici a base di questa eccellenza italiana, oltre all’esperienza diretta di cavare il tartufo e conoscere il vero mondo dei tartufai altotiberini. Un’occasione per conoscere Città di Castello, il Rinascimento nell’Umbria medievale, dove Raffaello convive con la Contemporaneità dei tre musei di Alberto Burri.
Il programma della 40° Mostra del Tartufo di Città di Castello è stato presentato in provincia a Perugia, alla presenza del presidente Luciano Bacchetta, che è anche sindaco di Città di Castello, del presidente della Comunità Montana Alta Umbria Mauro Severini, dell’assessore al Turismo e Commercio Riccardo Carletti, dell’assessore provinciale Erika Borghesi, del consigliere del Comune di Pietralunga Maria Grazia Bartocci, dello chef Andrea Cesari, che ha realizzato il Trifola Finger food, di Giuliano Martinelli di Giuliani Tartufi, in rappresentanza delle aziende del territorio e di Eugenio Guarducci, patron di Eurochocolate.
“I 40 anni della Mostra di Città di Castello sono un evento non solo per il territorio in cui saranno festeggiati ma per un intero sistema – ha detto Bacchetta – e la presenza ad Eurochocolate conferma questa dimensione regionale del tartufo, come motore di crescita”. “Grazie alla trifola, che è ormai un brand internazionale – ha detto Severini – promuoviamo un territorio, ancora poco noto ai grandi circuiti, ma ricco di bellezze artistiche e naturali. Per noi la trifola è un grande attrattore e lo dobbiamo soprattutto ai tartufai senza i quali questa mostra non potrebbe esserci”.
“Siamo una terra dai grandi numeri in fatto di tartufo, dove nasce 365 giorni all’anno nelle sue quattro varianti stagionali; abbiamo un tartufaio ogni 10 abitanti e oltre seimila cani che stanno già cercando nei boschi, dato che i pronostici parlano di un’annata memorabile con grandi pezzature e grandi quantità a prezzi accessibili per l’andamento climatico molto favorevole alla trifola” ha ribadito l’assessore Carletti.
Il programma – Tartufo, cultura, musica e showcooking dal 1 al 3 novembre 2019 nel centro storico di Città di Castello: tanti gli appuntamenti della Mostra a partire dal mercato in Piazza Matteotti, con le aziende del settore che proporranno il meglio del tartufo locale e dei prodotti a base di tartufo. In Piazza Gabriotti le eccellenze italiane, in Largo Gildoni lo showcooking Parola di Chef, dove si avvicenderanno chef, degustazioni, lo Slow food con i suoi Presidi, il Comune di San Prospero, partner istituzionale della collaborazione con il Parmigiano Reggiano, l’istituto Patrizi-Baldelli-Cavallotti con un’avvincente gara tra i ragazzi delle scuole medie per aggiudicarsi il trofeo del primo Junior Chef Challenge. Grazie al maestro Fabio Battistelli, che ne è curatore, tornerà la seconda edizione di Sulle note del tartufo bianco, con musica e intrattenimento, tra cui la presenza di Dario Vergassola nella giornata conclusiva. Sotto il Loggiato Gildoni produttori locali a chilometro zero e l’associazione Pro-Bio Umbria, il ristorante Saperi e Sapori dell’istituto Cavallotti-Patrizi Baldelli, la cucina narrativa di Samuele Tognaccioli, i percorsi dello studioso Lorenzo Tanzi e le campagne di informazione della ASL Umbria 1 sui funghi. In Piazza Fanti il ristorante della Mostra a cura della società rionale Madonna del Latte e della società rionale Riosecco, Il Salone del vino nell’Atrio del Palazzo comunale, a cura di AIS, che quest’anno propone anche il concorso per il Vin santo locale, in Corso Cavour il Salone dell’Olio a cura della Confraternita dell’Olio dell’Alta Valle del Tevere. Confermata anche la Card Musei, che nei giorni del Tartufo, permette l’ingresso agevolato a tutte le strutture museali cittadine.