In Umbria crescono i tartufai teenager e i tartufai donne: a qualche giorno dall’apertura ufficiale della stagione, domenica 29 settembre, la cava del tartufo non è più uno sport per pensionati. Giovani e donne, armati di vanghino e con l’inseparabile cane, stanno infatti soppiantando la figura del vecchio cavatore anche in una delle capitali italiane della trifola, Città di Castello, che conta una densità altissima di tartufai, quasi uno ogni dieci abitanti.
A questo popolo si affianca un esercito di circa cinquemila cani: bracchi, bracchi-pointer, lagotti, meticci, razze selezionate per diventare autentici campioni della ricerca ed essere inseparabili compagni di viaggio per il tartufaio. In Alto Tevere se ne conta una media di due per ogni cercatore e, come la trifola, se ben addestrati, possono valere cifre a tre zeri.
Giovane e donna: è questo l’identikit del tartufaio del futuro. La notizia arriva mentre è già in moto la macchina della Mostra del Tartufo bianco, che festeggerà le 40 edizioni dal 1 al 3 novembre, ed imperversa il pronostico sulla stagione della trifola, ormai alle porte: “La pioggia e il sole dell’estate ci fanno sognare: è il clima ideale per grandi quantità e grandi pezzature – dicono il presidente dell’Associazione Tartufai Alessandro Ghigi e il segretario Italo Bianchini, ricordando che la legge del mercato farà il resto – Abbiamo vissuto stagioni dove trovare una piccola trifola era già un successo con prezzi a tre zeri per un chilo di tartufo. Questa annata, se le attese saranno rispettate, sarà invece low cost, con buon tartufo ad un costo accessibile”.
“Una ragione in più per venire a Città di Castello nei giorni della Mostra, che propone mercati, showcooking, degustazioni e un cibo creato appositamente per il 40° che per ora non sveleremo” aggiungono l’associazione e il Comune di Città di Castello promotori dell’evento, annunciando la trasferta di Fico dove “a metà ottobre la mostra numero 40 verrà presentata insieme ai partner di questo illustre compleanno, tra cui l’associazione Città del Tartufo con cui stiamo promuovendo la campagna per il riconoscimento Unesco”.