Città di Castello

Mostra del Cavallo, Lignani chiede notizie “Tempo stringe” | Bacchetta “prudente ma ottimista”

Ormai il tempo stringe e per questo è importante sapere se è quando la Mostra del Cavallo si farà”: Andrea Lignani Marchesani, capogruppo di Fratelli d’Italia, nell’ultima seduta del Consiglio comunale di Città di Castello, ha chiesto notizie “sullo stato dell’arte dell’evento, in mancanza di informazioni ufficiali. Non è l’ultimo dei molti miei interventi a riguardo ma un’interrogazione tesa a capire che fine farà l’associazione, se ne nascerà un’altra, come e chi pagherà i debiti, congrui, verso i fornitori. Infine vorrei sapere se, qualora subentrasse un soggetto organizzativo altro, il Comune abbia intenzione di cedere i terreni dove dovrebbe essere trasferita a ridosso dell’Ansa del Tevere”.

Queste le risposte del sindaco Luciano Bacchetta: “Abbiamo nominato il rappresentante del Comune nella Mostra, Marcello Euro Cavargini, mentre presidente è rimasto Domenico Duranti (nominato dalla Regione Umbria, ndr) per una questione legata agli aspetti economici. Non credo sia giusto dare vita ad un’altra associazione”.

Sulla data, credo che sarà quella storica di metà settembre, farla più avanti la esporrebbe a troppi rischi collegati al maltempo. Alla mostra spetta far fronte ai fornitori. Se la mostra verrà fatta ci sarà un intervento economicamente significativo dei soci privati, dichiaratisi disponibili

Sono stati contattati diversi espositori, – ha aggiunto Bacchetta – un numero notevole anche legato alla presenza di materiale equestre, grazie ad un accordo con la Fise. Anche i cavalli saranno in quantità adeguata. Il livello sarà dunque dignitoso”.

La sede individuata è l’Ansa del Tevere, sia per impatto mediatico sia per motivi economici. Fin quando la mostra si è svolta alla Fat ci sono stati dei costi molto alti. La proprietà pubblica ci consente di ridurre i costi ma non cedendo terreni all’associazione. E’ possibile che siano presi in affitto terreni privati adiacenti. Sui contributi né Comune, né Regione hanno destinato fondi, perché vogliamo avere la certezza matematica che si svolga; per il pregresso i nostri contributi sono equiparabili a quote associative

“Dopo Ferragosto – ha concluso il sindaco – convochiamo una commissione per parlare dello stato dell’opera. Se accanto alle risorse pubbliche ci saranno quelle private, chi organizza la mostra spiegherà i suoi programmi. Sono moderatamente speranzoso. É previsto anche l’utilizzo dell’anfiteatro. Faccio un appello al consigliere della Lega Valerio Mancini, espressione di una forza al governo: negli ultimi anni è venuto meno il contributo dello Stato. Se la Mostra riparte, mi aspetto da parte del Ministero quell’attenzione che fino a qualche anno fa c’è stata”.

Nella replica Lignani si è detto “non soddisfatto ma costruttivo: siamo a fine luglio, pensare che da qui a metà settembre si possa pubblicizzare e far venire espositori è difficile. Organizzare una mostra nazionale non è così automatico. L’evento era basato sul gran numero di cavalli. E’ duro giustificare per un ente pubblico un contributo ad una manifestazione che non avviene ma il famoso evento-pilota facciamolo a settembre. Può essere un invito per il 2019. Meglio che raffazzonare una mostra qualunque. Inoltre potremmo dare tranquillità ai fornitori; soprattutto gli esterni avanzano tanti soldi. Ringrazio i privati per mettere risorse ma nessuno fa beneficenza; per loro un ritorno ci sarà. Lavoriamo su un azionariato diffuso anziché lo scrocco dei biglietti. I miei timori non sono fugati. Mi auguro una commissione con il rappresentante del Comune che esponga programma e data”.

Il sindaco ha infine precisato: “Il mio stato d’animo è molto prudente. L’associazione deve annunciare l’evento. In realtà i lavori sono in corso da diversi mesi e probabilmente presto presenteranno il programma”.