Il 50° della Mostra del Cavallo può essere preso ad esempio di come sperperare un patrimonio di successi, ottenuti in passato sul fronte turistico, tecnico e di ricaduta di immagine
Queste le parole del capogruppo di Castello Cambia Vincenzo Bucci, che ha presentato in Consiglio comunale un’interrogazione sulle prospettive della manifestazione: “Aver taciuto le motivazioni dell’addio del presidente Fausto Bizzirri ha rallentato la comprensione di tante dinamiche che interessano la mostra, tra cui la resistenza di Fat alla conferma degli spazi. I ritardi organizzativi hanno compromesso la presenza di visitatori e dei cavalli. Vedere le gradinate vuote non è stato un bello spettacolo. Sentire il vicepresidente Duranti ammettere le difficoltà e annunciare cambiamenti radicali nell’organizzazione, fa sembrare più vicina l’ipotesi di un trasferimento ad altra sede”.
Nel tempo sono venuti meno sostegni istituzionali, associativi e privati: chiediamo alla Regione e all’assessore all’Agricoltura di mobilitarsi per non disperdere in altro luogo dell’Umbria questo patrimonio. Inoltre ci sono alcuni aspetti poco comprensibili, come il pagamento di 25mila euro da parte delle Farmacie tifernati per avere uno stand. Era questo il prezzo anche per gli altri operatori? Non condividiamo che i soldi delle farmacie vengano impiegati impropriamente
“Dopo l’assemblea dei soci, porteremo la mostra del Cavallo in Commissione per analizzare a fondo luci ed ombre di questa manifestazione storica” ha detto l’assessore all’Ambiente Massimo Massetti, il quale ha parlato di una scelta personale alla base dell’assenza del presidente Fausto Bizzirri: “In quel contesto si sono fatti avanti i soci privati che hanno prospettato il vicepresidente Duranti, loro espressione”.
All’origine dei problemi della Mostra c’è il passo indietro fatto da molti soci pubblici come l’Unire, che è stata a lungo colonna portante della programmazione. I tempi stretti ci hanno condizionato ma il 50° si è svolto con dignità e a misura di famiglia, grazie ad una riduzione dei costi del 20% negli ingressi, gratuiti fino a 14 anni. Il prezzo del Galà è stato addirittura dimezzato per dare la possibilità a tutti di partecipare ad una manifestazione che, nei periodi di massimo splendore, è entrata in confronto diretto con Verona. 200 espositori, 400 cavalli, il titolo europeo per la monta da lavoro, 50 tour operator, 28 giornalisti esterni sono numeri che non autorizzano a fare bilanci negativi ma confermano l’attrattività potenziale della mostra
Bucci ha replicato parlando di “racconto interessante, quello dell’assessore, dal momento che a suo tempo i soci pubblici sono arrivati a salvare i soci privati in affanno. E’ una mostra importantissima e, se viene mancare, della perdita si deve assumere la responsabilità la maggioranza. Mobilitarsi a ridosso dell’evento, significa rincorrerlo non organizzarlo. C’è un problema di programmazione”. Su questo Massetti ha concordato: “Trovare soluzione ai problemi e farlo celermente”.