Curiosa forma di protesta quella del consigliere regionale della Lega Nord, nonché vicepresidente dell’Assemblea Legislativa Valerio Mancini, il quale ha annunciato che, per i prossimi tre giorni resterà nell’aula consiliare di Palazzo Cesaroni, facendo lo sciopero della fame, a causa del mancato confronto sulla questione del progetto del Centro culturale islamico di Umbertide. Mancini ha spiegato anche che, sabato mattina (23 settembre), sempre nella stessa sede, spiegherà gli scopi dell’iniziativa in una conferenza stampa.
Mancini ha preso la parola in aula intorno alle 15,45, alla ripresa pomeridiana dei lavori odierni dell’assemblea, per illustrare la mozione del proprio gruppo, risalente al gennaio 2016, in cui si chiede una moratoria nella costruzione di nuovi centri culturali islamici nel territorio umbro. L’esponente del Carroccio, nonostante non ci fosse in aula il numero legale di consiglieri (la presidente Porzi ha sciolto anche la seduta), ha portato comunque a termine il suo intervento e, infine, ha annunciato la singolare protesta.