La questione moschea si arricchisce di un altro interessante capitolo. Questa volta protagonista è lo stesso sindaco di Umbertide Marco Locchi che, durante un’assemblea degli amministratori Pd a Rimini, ha voluto consegnare una lettera direttamente al Ministro degli Interni Marco Minniti, nella quale viene riassunta, in breve, la situazione che tanto ha fatto discutere in quest ultimi mesi. Nell’incipit, ad esempio, viene spiegato che “il Comune di Umbertide ha perseguito fin dalla fine degli anni ’80 una politica di integrazione e di accoglienza degli extracomunitari” che ha poi portato la comunità islamica, nel 2011, “ad acquistare il terreno di proprietà comunale sul quale ha avviato, nel 2015, la costruzione di un Centro culturale islamico”.
Nelle due pagine della missiva, postate dal primo cittadino anche sul gruppo Facebook “Umbertidepartecipa”, Locchi elenca le maggiori perplessità dei cittadini sul prossimo Centro culturale islamico: tra queste vi sono la provenienza dei fondi necessari per la costruzione della struttura (circa 1 milione di euro), l’utilizzo dell’arabo durante le preghiere e gli incontri e le dimensioni del Centro (circa 650 mq di cui 400 per una grande sala). “In questo contesto – scrive Locchi al Ministro– nasce l’esigenza di maggiori controlli e la necessità di un’azione più incisiva delle forze dell’ordine, la tracciabilità dei flussi finanziari e l’utilizzo della lingua italiana in occasione delle riunioni all’interno del Centro”, oltre “ad una legge nazionale che disciplini i rapporti fra il nostro paese e la Comunità religiosa Musulmana”.
E’ nostra intenzione organizzare un ulteriore dibattito rispetto al quale, fra gli altri, hanno assicurato la presenza il Cardinale Bassetti, gli Imam di Perugia e di Umbertide. Per tale occasione sarebbe estremamente gradita la Sua presenza (riferito a Minniti, ndr), in quanto riteniamo che il progetto di Umbertide, se gestito bene, possa rappresentare un ‘caso di studio’ a livello Nazionale
La missiva di Locchi, oltre che al Ministro, è stata inviata anche alla presidente della Regione Catiuscia Marini, al sottosegretario del Ministero degli Interni, all’On. Giampiero Giulietti, al questore ed al prefetto di Perugia.
Soddisfazione per la lettera di Locchi consegnata a Minniti viene anche dal consigliere regionale della Lega Nord, Valerio Mancini, firmatario della mozione sull’argomento protocollata il 22 gennaio 2016:
C’è voluto una raccolta firme, una mozione in consiglio regionale, vari articoli di giornale, un’audizione in III Commissione e la visita del segretario federale Lega Nord Matteo Salvini lo scorso 18 maggio, ma finalmente anche il sindaco Locchi si è accorto della fondatezza di quanto dichiarato dalla Lega Nord sulla delicata questione del centro culturale islamico
“Sono contento che il sindaco abbia recepito tutte le istanze presenti nel mio atto e le abbia poi esposte al Ministro Minniti – ha detto Mancini -: come già detto sulla costruzione della struttura ci sono importanti punti interrogativi da risolvere. Locchi ha anche confermato le mie stesse preoccupazioni ed evidenziato le tensioni percepite tra i cittadini sulla costruzione di questa moschea, per questo credo sia opportuno che la mia mozione sul centro culturale islamico, nella quale chiedo un referendum e una moratoria dei lavori (almeno fino a quando non viene stilato un accordo tra lo Stato italiano e i rappresentanti della religione islamica), sia trattata in aula quanto prima”.
La mozione sul centro culturale islamico è stata discussa dal consiglio regionale lo scorso 2 Agosto, ad oggi si trova in III Commissione su richiesta del PD.