Combattere le morti sul lavoro parlando agli studenti di sicurezza e prevenzione degli incidenti. Non una iniziativa come tante quella che vedrà protagoniste due donne: Daniela Mariani, vedova del ferroviere morto a Terni, e Fiorella Coletti (nella foto), moglie di uno dei quattro operai deceduti in seguito alla terribile esplosione di Campello sul Clitunno.”Il nostro cuore è graffiato e sanguina, ma proprio per questo crediamo che sia giusto aprirlo, per trasformare il nostro dolore in qualcosa di utile per gli altri” spiegano le donne. Così il loro dramma sarà messo al servizio del prossimo, dei più piccoli specialmente.
La signora Fiorella, residente ad Amelia, insieme a sua cognata, sta mettendo a punto un progetto che le porterà infatti nelle scuole a parlare di prevenzione. Non solo quelle del ternano (narnese e amerino in particolare), ma anche a Campello sul Clitunno, grazie alla sensibilità del sindaco Paolo Pacifici. Già in occasione della commemorazione ad un anno dalla strage della Umbria Olii, in una scuola di Narni si era svolta una celebrazione per ricordare la scomparsa dei quattro operai, residenti quasi tutti nel ternano. Ora gli incontri nelle scuole sono destinati ad estendersi anche nelle scuole di Amelia, per mettere in guardia i giovani dalle insidie che il mondo del lavoro si porta dietro ogni giorno.”Parlerò con l'assessore al ramo Emanuele Pasero per esporre l'idea ed iniziare a fare il giro delle scuole di Amelia subito dopo le vacanze di Natale” spiega Fiorella Coletti al Giornale dell'Umbria, che aggiunge: “D'accordo con il sindaco di Campello sul Clitunno ci recheremo anche nelle scuole del paese dove la tragedia si è consumata”.
Al progetto intende dare il suo contributo anche Daniela Mariani, la vedova del ferroviere morto ad aprile mentre lavorava alla stazione di Terni. “Nell'iniziativa della moglie e la sorella di Giuseppe Coletti ho coinvolto mia figlia che lavora nella Confartigianato di Rieti e si occupa proprio di corsi sulla sicurezza nei luoghi di lavoro”. Sarà dunque proprio la figlia di Franco Mariani a fornire alle scuole documenti, dispense e tutto ciò che potrà essere utile a divulgare e sensibilizzare gli studenti delle scuole su morti bianche e sicurezza. “Vogliamo impegnarci personalmente su questo fronte – spiega Daniela – perché i ragazzi che vanno a scuola oggi sono i futuri operai, ed è bene che siano messi al corrente su ciò che dovranno affrontare una volta entrati nel mondo del lavoro”. “Noi, che abbiamo vissuto questa tragedia sulla nostra pelle – aggiunge Mariani – ci faremo testimoni del fatto che oltre alla professionalità degli uomini, è indispensabile l'impegno delle aziende perché queste tragedie non avvengano mai più”. “E il nostro auspicio – aggiunge – è che dall'Umbria e da Terni possa iniziare un cammino di sensibilizzazione che si possa poi estendere in tutta Italia”.
Il secondo Natale per queste donne senza i loro mariti. Con una novità per quello che riguarda la strage della Umbria Olii: dopo poco più di un anno dalla tragedia, infatti, la proprietà dell'azienda di Campello ha scritto una lettera alla vedova Coletti, invitandola ad un incontro. Era stata proprio la signora Fiorella, infatti, il 25 novembre scorso, a denunciare come dalla ditta olearia in dodici mesi non c'era stato nessun contatto con le famiglie degli operai morti a Campello. Ed è stata lei stessa ad accogliere con stupore la missiva inviata da Giorgio Del Papa.
(sa.fra.)