“Se le famiglie esercitassero un po’ più di controllo sui figli non morirebbe un 18enne la settimana in disco. Se non sai educare, non procreare”, lo ha scritto sul suo profilo twitter Francesco Errico, sindaco di Gallipoli, uno dei centri della movida salentina, dopo la morte di Lorenzo Toma 19enne che si è accasciato davanti all’entrata del locale “Guendalina” in Salento. La frase del sindaco pugliese ha generato immediate reazioni.
Su tutte quella della famiglia di Lamberto Lucaccioni, il sedicenne di Città di Castello morto per overdose da ecstasy al Cocoricò, che poche ore prima di quel messaggio aveva lanciato un appello alle istituzioni per intervenire con una Legge sulle morti per droga in discoteca e per esprimere vicinanza alla famiglia del ragazzo morto in circostanze che al momento sembrano analoghe a quelle del decesso di loro figlio.
Ragazzo morto discoteca, i Lucaccioni “Parlamento intervenga”
“Volgarità”, risponde la famiglia di Lamberto. “La dichiarazione è di una tale mediocrità e volgarità oltre che lesiva del dolore di coloro che piangono i loro figli da non meritare alcuna risposta”, replica per la famiglia Lucaccioni l’avvocato Roberto Bianchi.