Si punta al ricorso in Cassazione, cioè al terzo grado di giudizio: è quanto l’avvocato della famiglia Previtali ha dichiarato a Tuttoggi, dopo l’assoluzione in Appello (arrivata nella giornata di giovedì 26 giugno) di Francesco Gnucci, fidanzato di Maria Chiara che era stato indagato per omicidio preterintenzionale dopo la morte della ragazza per un mix di alcol e droghe.
Era stato proprio il fidanzato a regalare alla ragazza una dose rivelatasi legale di eroina in occasione del suo diciottesimo compleanno. Ma sia in primo che in secondo grado i giudici non hanno riconosciuto la colpevolezza del ragazzo, assolvendolo dalle accuse.
“Questa sentenza non ci lascia soddisfatti e non è quello che speravamo – spiega a Tuttoggi l’avvocato della parte civile, Manlio Morcella – stimoleremo la Procura di Roma affinché si arrivi al giudizio in Cassazione, sede dove speriamo che il giudizio venga ribaltato. Aspettiamo di leggere le motivazioni della sentenza di assoluzione e poi agiremo di conseguenza” conclude l’avvocato.
Assolto il fidanzato Francesco Gnucci, verso ricorso in Cassazione
Dopo le assoluzioni in Primo e Secondo grado di giudizio dunque l’obiettivo è quello di impugnare la sentenza di Appello in Cassazione. La difesa della famiglia Previtali accoglie con disappunto quanto stabilito dalla Corte di Assise d’Appello di Roma e spera in un nuovo scenario. Evidentemente, come già successo nel primo grado di giudizio, la Corte non ha ritenuto che sia stato dimostrato che l’iniezione di eroina ‘regalata’ da Gnucci a Maria Chiara per il suo diciottesimo compleanno e la successiva assunzione di alcol siano state la causa diretta della morte della povera ragazza.