Cronaca

Morte Emanuele Tiberi, due esperti per stabilire le cause

Sono due medici, docenti universitari dell’Università politecnica delle Marche, i periti designati dal Tribunale di Spoleto per fare piena luce sulle cause della morte di Emanuele Tiberi, il giovane di Norcia morto il 29 luglio 2018 dopo essere stato colpito da un pugno dal suo coetaneo Cristian Salvatori, sotto processo per omicidio preterintenzionale. Questa mattina il giudice per l’udienza preliminare Margherita Amodeo ha individuato i due professionisti che la prossima settimana presteranno giuramento per l’incarico con l’assegnazione dei quesiti a cui dovranno rispondere nella loro perizia.

Si tratta del professor Adriano Tagliabracci, direttore del Dipartimento di Scienze biomediche e sanità pubblica del politecnico con sede ad Ancona e professore di medicina legale, e del suo collega Mauro Silvestrini, professore ordinario di neurologia. I due periti dovranno chiarire con esattezza – nell’ambito del processo con rito abbreviato condizionato carico di Salvatori – le cause del decesso del 32enne nursino. Secondo l’accusa, ad uccidere Tiberi sarebbe stato il violento pugno sferrato dall’amico quella notte fuori dalla Vineria. Tesi accusatoria che viene però rigettata dalla difesa del presunto omicida, che imputa invece ad altre cause la morte. Si tornerà in tribunale lunedì prossimo.