Perugia

Morte di Samuele, la ricostruzione di quella notte e tre risposte attese

Il racconto della trans “Patrizia”, indagata per omicidio preterintenzionale. Le parole di alcuni testimoni. I video di due telecamere di sorveglianza della zona di Sant’Andrea delle Fratte. I reperti trovati dalla polizia scientifica sul luogo dove è stato rinvenuto il cadavere del giovane.


Morte di Samuele,
i primi risultati dell’autopsia


Tanti elementi che stanno consentendo agli inquirenti di ricostruire rapidamente cosa sia avvenuto la notte di martedì scorso, in cui ha perso tragicamente la vita il 22enne di Bastia Samuele De Paoli. Una ricostruzione che però attende una risposta chiara su almeno tre elementi, chiave. Quale sia la causa della morte di Samuele. Se il giovane era ancora in vita quando la 43enne brasiliana Pinheiro Reis Duarte Hudson – conosciuta a Perugia come Patrizia – lo ha lasciato nudo nel fossato in cui è stato trovato all’indomani da un runner. E se qualcun altro abbia partecipato alla colluttazione avvenuta prima del decesso.

La ricostruzione della tragica serata

Secondo quanto hanno potuto ricostruire finora gli inquirenti, Sanuele è partito da Bastia con la Panda della madre per passare la serata con alcuni amici. Insieme avrebbero bevuto e consumato cocaina, secondo quanto confermato dagli stessi amici.

Poi alle 20.30 (alle 22 c’è il coprifuoco) Samuele si allontana da solo in auto. Dirigendosi nella zona industriale di Sant’Andrea delle Fratte, dove avrebbe concordato una prestazione sessuale con Patrizia. Una telecamera di sorveglianza mostra la trans brasiliana che sale sulla Panda rossa.

I due si dirigono verso una strada di campagna oltre il capannone del Circolo dipendenti della Perugina. Un luogo isolato, dove la Panda si ferma vicino ai tre alberi del fosso che costeggia la stradina. Un punto, comunque, ripreso dalle telecamere di sicurezza di un casolare.


Trans in Questura, il racconto della lite


I due sono sul sedile lato passeggero, reclinato. Samuele si è spogliato. Ma non avrebbero potuto consumare il rapporto sessuale. La trans racconta che Samuele, visibilmente alterato per questo, l’avrebbe aggredita. E che lei si sarebbe difesa stringendogli le mani al collo. Nell’auto la polizia scientifica ha trovato capelli e tracce di sangue. E sul corpo di Samuele, oltre a varie escoriazioni ritenute compatibili con una colluttazione, ci sono segni sul collo.

La lite sarebbe proseguita fuori dall’auto. Sempre secondo il racconto della trans, entrambi sarebbero finiti nel fossato. Da cui Patrizia si sarebbe però rialzata, mentre Samuele, ancora vivo, le chiedeva aiuto.

La trans, impaurita, sarebbe fuggita da sola, a piedi. Verso via Sandro Penna. Dove l’autista che l’aveva portata “al lavoro” l’avrebbe riaccompagnata a casa, dopo averla trovata sporca di fango, con i vestiti strappati e con tumefazioni al volto e dolorante al costato.

Patrizia gli avrebbe raccontato della lite. Richiamandolo poi nella notte per chiedergli di tornare sul luogo della lite, per vedere se il ragazzo era ancora vivo. Cosa che però l’autista sconsiglia, così i due non tornano a Sant’Andrea delle Fratte.

Il ritrovamento del corpo

La mattina successiva la Panda Rossa viene notata da un agricoltore del posto, che però non vede il corpo del ragazzo e non dà l’allarme. Cosa che avviene poco dopo le 9, quando una persona che sta facendo jogging vede spuntare i piedi di un uomo dal fossato e allerta le forze dell’ordine. Che ritrovano il corpo di Samuele, privo di vita.


Cadavere a Sant’Andrea delle Fratte,
i rilievi della Scientifica


La mamma di Samuele, preoccupata perché il ragazzo non aveva fatto ritorno a casa, ne aveva segnalato la scomparsa. Gli inquirenti possono dare subito un nome a quel corpo senza vita. E in breve rintracciano i ragazzi che erano con lui la sera precedente.

La trans in Questura

A portare alla trans Patrizia sono invece le telecamere di sorveglianza. La brasiliana viene portata in Questura già nella sera di mercoledì, dove viene ascoltata per 5 ore. E poi accompagnata in ospedale, per farsi curare dalle evidenti ferite. La prognosi dei medici è di 25 giorni. Patrizia presenta anche fratture a quattro costole.


Samuele morto a soli 22 anni,
la mamma: “Aiutatemi a capire”


La trans è indagata a piede libero per omicidio preterintenzionale.

Le risposte attese dall’autopsia

Il racconto fatto da Patrizia (difesa dall’avvocato Francesco Gatti) e dai testimoni trova dei riscontri. Ma si tratta comunque di un racconto difensivo di una persona indagata, come rilevano i legali della famiglia di Samuele, Walter Biscotti e Brenda Ercolani.

La trans dice di essere stata aggredita per prima. E di essersi difesa. Elemento, questo, che potrà forse essere chiarito solo dalle immagini della telecamera di sorveglianza del casolare. Così come l’eventuale presenza di un’altra persona sulla scena del crimine.

Gli altri due elementi centrali sono la causa della morte del giovane di Bastia. Se avvenuta per strangolamento, legata alle percosse, alla caduta nel fossato o a un malore a seguito della colluttazione.

L’altro aspetto, fondamentale anche per l’esatta contestazione all’indagata, è se Samuele fosse ancora vivo quando Patrizia l’ha lasciato nelle campagne di Sant’Andrea delle Fratte.

Elementi, questi, a cui si spera possa dare una chiara risposta l’autopsia eseguita dai medici legali incaricati dalla Procura, Mauro Bacci e Sergio Scalise.

Resta una morte tragica di un ragazzo di soli 22 anni, benvoluto dalla comunità bastiola. Che si stringe intorno alla famiglia di Samuele.


Morte di Samuele De Paoli,
il cordoglio del sindaco Lungarotti