Gli inquirenti indagano sugli ultimi giorni di vita di Andrea Prospero, lo studente universitario 19enne di Lanciano trovato senza vita nella stanza di un b&b nel centro storico di Perugia all’insaputa dei familiari e degli amici. Per dare una spiegazione a quella morte causata dall’assunzione di farmaci antidepressivi, ma sulla cui effettiva volontarietà di farla finita gli inquirenti nutrono molti dubbi.
La Procura di Perugia ha chiesto tutte le informazioni alla piattaforma che gestiva l’affitto della stanza presa dal ragazzo già dall’8 gennaio. Vuole capire se il giovane avesse preso la stanza, a soli 160 metri dallo studentato in cui alloggiava, per svolgere qualche attività, magari legata alle sue competenze informatiche.
Aspetti che potranno essere chiariti dall’esame tecnico sul tablet trovato accanto al corpo insieme a quattro telefoni cellulari.
C’è poi l’aspetto dei soldi. Oltre alla carta prepagata di cui erano a conoscenza i genitori, Andrea Prospero sembra avesse la disponibilità di un altro conto corrente. Nella stanza, inoltre, è stata trovata una carta di credito, registrata a nome di una persona che deve essere sentita.
La famiglia Prospero, intanto, si è affidata agli avvocati Carlo Pacelli e Francesco Mangano per seguire il caso e tutelare la memoria del figlio.
I funerali di Andrea Prospero, dopo l’autopsia eseguita venerdì e il nulla osta affinché il corpo sia riconsegnato alla famiglia, sono stati fissati per martedì 4 febbraio alle 5,30 nella Cattedrale di Lanciano.