Il tragico epilogo delle ricerche di Andrea Prospero, lo studente dell’Università degli studi di Perugia di cui non si avevano più notizie da venerdì scorso e trovato morto mercoledì pomeriggio in una struttura ricettiva nel centro del capoluogo umbro, registra il cordoglio del rettore dell’Ateneo, il professor Maurizio Oliviero. Che fa proprio un sentimento comune tra gli studenti dell’Unipg in queste ore: lo sgomento per la morte del 19enne di Lanciano che aveva scelto Perugia per gli studi universitari.
Tanti i post sui social network e nelle chat in cui si esprime dolore, commozione ed incredulità per la morte di quel ragazzo per la cui scomparsa si era mobilitata l’intera città dopo l’allarme dato dai familiari. Con il corpo senza vita ritrovato nel pomeriggio dopo la segnalazione di un’agenzia che gestisce un’attività di affittacamere in via del Prospetto, in pieno centro. Forse un malore a causare il decesso, più che un gesto volontario; ma sarà l’autopsia già disposta dal procuratore capo Raffaele Cantone a fare chiarezza.
“Con profondo dolore, – evidenzia il professor Maurizio Oliviero – l’Università degli Studi di Perugia si stringe attorno alla famiglia di Andrea Prospero, il nostro studente tragicamente scomparso. Abbiamo seguito con apprensione le ricerche, sperando fino all’ultimo in un epilogo diverso. La notizia della sua morte ci lascia sgomenti e addolorati. In questi momenti di immenso dolore, desidero esprimere, a nome di tutta la comunità accademica, la più sincera vicinanza ai suoi cari, ai suoi amici e amiche, ai colleghi e alle colleghe di studio.
L’Università degli Studi di Perugia – prosegue il rettore – non è solo un luogo di formazione, ma una comunità che condivide percorsi di crescita, speranze e legami umani profondi. Per questo, la perdita di uno dei nostri studenti è una ferita che ci colpisce nel profondo. Alla famiglia, ai suoi amici e amiche, e a chiunque gli abbia voluto bene, giungano le più sentite condoglianze da parte di tutta l’Università degli Studi di Perugia“.