Stretto il cerchio su chi vendette la droga che portò alla morte per overdose, nel novembre 2021, di un sessantenne di Magione
Stretto il cerchio su chi vendette la droga che portò alla morte per overdose, nel novembre 2021, di un sessantenne di Magione.
Nelle giornate di mercoledì e giovedì i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Città della Pieve hanno infatti dato esecuzione ad una ordinanza cautelare emessa dall’Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Perugia nei confronti di tre soggetti. Nello specifico un uomo è stato raggiunto dalla misura dell’arresto in carcere, mentre altri due del divieto di dimora nella regione Umbria.
Le indagini conseguenti al decesso del sessantenne magionese per overdose, condotte mediante intercettazioni e pedinamenti, hanno permesso di ricostruire numerosi episodi di cessione di cocaina, eroina e hashish ad opera di tre individui, tutti di origini straniere e irregolari sul territorio nazionale, ritenuti responsabili – in concorso — di produzione, traffico e detenzione di stupefacenti. A carico di uno dei soggetti – un cinquantenne già noto alle forze di polizia e destinatario di misura della custodia cautelare in carcere – nel corso delle indagini sono state documentate cessioni di droga di vario tipo nel periodo ricompreso tra il 2018 e il 2022, in favore dì circa 13 diversi acquirenti. L’uomo sarebbe responsabile della cessione di quasi un centinaio di dosi dietro corrispettivo di migliaia di euro. Rintracciato nel comune di Corciano, all’interno di una abitazione a lui in uso, il cinquantenne è stato tratto in arresto nella mattinata di mercoledì.
Positivo è stato anche l’esito della perquisizione domiciliare; i carabinieri hanno rinvenuto anche 33 grammi di eroina e 7 grammi di cocaina, nonché materiale per il confezionamento dello stupefacente e 150 euro in contanti, ritenuti provento attività di spaccio. Al termine delle formalità, è stato associato al carcere di Perugia-Capanne a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Nella giornata di giovedì, invece, i militari dell’Aliquota Operativa di Città della Pieve – in esecuzione della medesima ordinanza – hanno rintracciato gli altri due soggetti, anche loro irregolari sul territorio nazionale, e destinatari della misura cautelare del divieto di dimora nel territorio della regione Umbria contenuta nella medesima ordinanza, prescrivendo loro di non rientrarvi senza l’autorizzazione del giudice. I Carabinieri, dopo averli rintracciati, hanno notificato loro l’ordinanza emessa dal gip; entrambi sono ritenuti responsabili di aver ceduto a vario titolo sostanza stupefacente del tipo eroina, hashish e cocaina a terzi, negli anni 2019, 2021 e 2022, per un totale di centinaia di dosi.