Il taglio del nastro di Massimo Moratti è l’emblema di una giornata da consegnare alla memoria di tutta Tavernelle. Una giornata storica e di festa, al di là della fede calcistica, per un viaggio nella memoria, dai tempi in cui Angelo Moratti arrivò da imprenditore a Tavernelle, e nel presente, con la presenza della famiglia Moratti a suggellare il nuovo corso in casa gialloverde con la costruzione dei nuovi spogliatoi e la volontà di investire sempre di più sul settore giovanile.
Oggi, 9 ottobre Massimo Moratti è arrivato nella frazione del Comune di Panicale per inaugurare la nuova struttura sportiva che porterà il nome di suo padre Angelo accompagnato dalla sorella Bedy, dal figlio Angelomaria e dal responsabile del settore giovanile gialloverde Salvatore Bagni, autentico deus ex machina dell’iniziativa.
Ma ecco le parole di Massimo Moratti, che ha portato anche numerosi regali per la società sportiva
“Volevo ritornare ai tempi in cui papà ha fatto qui una delle più belle industrie che si potevano fare nella zona e quindi ripercorro la giovinezza di mio padre e tutto il suo dinamismo, con cui poi dopo è venuta l’Inter con i risultati che abbiamo visto. Quindi questo è per me e per il mio papà e per questa zona che ha voluto tanto bene al mio papà è stata una grande gioia esser qui e ringrazio anche per il grande onore di aver dedicato al nome di mio padre lo stadio di Tavernelle”.
E’ stato anche consegnato a Massimo Moratti il libro “Leggenda Gialloverde. Il Tavernelle delle origini tra Velox e Somintra” di Michele Marzoli che ripercorre il legame tra la famiglia Moratti e la Valnestore. Ad allietare il pomeriggio un’esibizione di Pulcini e Piccoli Amici di Tavernelle, Chiusi, Madonna Alta e Pievese sul manto verde dello stadio di Tavernelle che, per l’occasione, è stato diviso in tanti piccoli campi, in un mosaico di giochi e colori con i bambini grandi protagonisti. A seguire, alla presenza delle autorità sportive e istituzionali, guidate dal sindaco di Panicale Giulio Cherubini e dal sindaco di Piegaro Roberto Ferricelli la cerimonia di intitolazione dello stadio, fortemente voluta dai presidenti Mauro Antolini e Giulio Panfoli e da tutto il consiglio direttivo dell’Asd Tavernelle.
Nell’occasione è stata anche allestita una mostra fotografica per riportare alla memoria i trascorsi imprenditoriali e sportivi di Angelo Moratti a Tavernelle dove fondò la storica società di calcio Somintra (Società mineraria del Trasimeno) che raccolse i migliori giocatori della zona del Trasimeno. Moratti era arrivato nella Valnestore e acquistò le miniere di lignite della zona e poi i successi imprenditoriali alimentarono la sua passione per il calcio.
“Una grande emozione e un onore avere avuto Moratti e aver così ricostruito quel filo che unisce la storia del nostro calcio e quello della sua famiglia- spiega emozionato il presidente Antolini- La Somintra, vestiva la maglia neroblu, così come l’Inter. Angelo Moratti, persona dalla grande umanità ha avuto passione per quella squadra allora, come oggi la sua famiglia continua a fare. E’ il segno della tradizione e della memoria per questo lo ringraziamo per essere stato qui “.
Il selfie con Moratti era il cimelio da portarsi a casa per tanti, oggi nel nuovo campo del Tavernelle, lui non si è tirato indietro con nessuno e ha soddisfatto, anche di buon grado, tutte le richieste, poi voltandosi verso il cancello chiuso che conteneva i curiosi sprovvisti di invito ha chiesto che venisse aperto.