Claudio Bianchini
C’è un filo invisibile ma solidissimo, che lega Foligno ad Assisi e al Vaticano: la storia immortale e la fama universale di San Francesco. Proprio nella piazza grande di Foligno infatti, intorno al 1205, il poverello di Assisi intraprese concretamente la sua strada verso la rinuncia ai beni terreni: si spogliò dei suoi panni, e li mise in vendita insieme al suo cavallo, per fare ritorno a casa a piedi, coperto di stracci. Portò anche le stoffe presa dal padre, Pietro di Bernardone, e destinò i soldi ricavati a Foligno, al restauro della chiesa di San Damiano.
Una lapide non basta – L’episodio viene ricordato da un’asettica lapide, posta sulla facciata del Palazzo delle Canoniche in occasione del settimo anniversario della morte. In oltre otto secoli la città non ha mai saputo valorizzare a fini turistici e religiosi questo primato, rimasto ingiustamente sottovalutato. Ora però riprende finalmente vita, con forza, il progetto di collocare sotto il torrino il tanto invocato monumento celebrativo.
Appello via Facebook – La proposta arriva dal gruppo facebook Benvenuti a Foligno, che tramite una campagna di sensibilizzazione ha rilanciato l’idea, proponendo anche una maxi petizione da inviare all’amministrazione comunale. Al progetto sta lavorando anche la Pro Foligno, che ha già lanciato un concorso pubblico di idee per la realizzazione di una statua o di un pannello artistico, per celebrare al meglio lo storico evento. Intanto però ‘Benvenuti a Foligno’ vuole far subito qualcosa di concreto, e propone di collocare la statua di San Francesco già esposta in vetrina dal negozio Guido Uomo e realizzata da Francesco Fratini, che hanno assicurato massima collaborazione. Un intervento di sicuro impatto, che porterebbe risvolti positivi, dando magari una scossa al progetto definitivo. Dopotutto, per citare il famoso detto di Ennio Flaiano: ‘In Italia nulla è più definitivo del provvisorio’.