Le associazioni ambientaliste Italia Nostra e Legambiente tornano alla carica sull’eventuale installazione di una nuova antenna sulla sommità di Monteluco, accanto alla croce. Lo fanno attraverso un comunicato inviato al comune di Spoleto, alla direzione regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici, alla soprintendenza dei beni Architettonici e Paesaggistici e alla Regione Umbria. “Le scriventi associazioni – si legge nelle prime battute – hanno appreso della stampa locale che, dopo le vicende del 2010 e del 2012, la vetta del Monteluco è di nuovo sottoposta al rischio di essere ulteriormente degradata e compromessa”.
Equilibrio delicato – Forte è la preoccupazione che un ulteriore installazione possa definitivamente compromettere il già delicato ecosistema della zona, poiché, sottolineano le associazioni, “Le esistenti strutture antropiche verticali, la croce, le due antenne per telecomunicazioni,egli annessi in forma di capanni, ricoveri, centraline, scale di servizio, occupano unasignificativa porzione dell’anzidetto spazio subpianeggiante; tuttavia la superficie nontrasformata e lasciata alla sua naturale evoluzione risulta, al momento attuale,sufficientemente ampia da produrre un efficacissimo effetto di mitigazione del loro impattopaesaggistico ed ecologico”.
Fauna di grande pregio naturalistico – “Il ragionamento secondo il quale – proseguono le associazioni – quattro sorgenti di impatto sul paesaggio sono uguali, o altrettanto tollerabili, di tre, non solo non ha fondamento logico, empirico, scientifico, ma èpericolosissimo dal punto di vista del processo decisionale politico-amministrativo. L’attuale, significativa componente naturale – spiegano Italia Nostra e Legambiente –risulta competere efficacemente con l’attualecomponente antropico-tecnologica anche dal punto di vista faunistico, tanto che nel corsodei sopralluoghi è stata rilevata, al suo interno, la presenza di specie animali di elevatopregio naturalistico. Tra di esse: il cerambice maggiore (Cerambix cerdo), la apollo(Parnassius apollo), il colubro liscio (Coronella austriaca) e l’istrice (Hystrix cristata); ilcoleottero, la farfalla, il serpente ed il grande roditore sono inclusi nella Direttivacomunitaria ‘Habitat’, come specie animali di interesse comunitario (M.A.T.T., 2003) per lasalvaguardia delle quali la Direttiva prevede “una protezione rigorosa” o addirittura “ladesignazione di zone speciali di conservazione”.
In pericolo pipistrelli e piccoli uccelli – Le Associazioni temono inoltre che una nuova antenna, oltre ad arrecare un enorme danno paesaggistico a luoghi di pregio, possa dare origine a campi elettromagnetici che inibiscano l’attività vitale di pipistrelli e piccoli uccelli. La stessa preoccupazione che ha portato la Regione Umbria a negare il permesso alla Telecom appena un mese fa, innescando tra l’altro le proteste degli albergatori di Monteluco (leggi qui).
Il primo progetto – Raggiunto telefonicamente da tuttoggi.info l’assessore ai lavori pubblici Angelo Loretoni ha però smentito che al momento siano arrivati all’attenzione dell’amministrazione nuovi progetti di installazioni accanto alla Croce. “Quando avremo sul tavolo nuovi progetti potremo parlare e discutere – ha sottolineato – fino a quel momento non ha senso affrontare questi discorsi”. “Anche perché – ha ricordato – il contenzioso relativo al primo progetto, che presupponeva l’installazione di tre container e un’antenna da 35 metri, è ancora in atto. Dopo le bocciature del consiglio comunale (che non concesse il diritto di superficie, ndr) e del Tar, infatti, i promotori si erano rivolti al Consiglio di Stato, che su questo deve ancora pronunciarsi”.
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