Perugia

Monteluce, vertice sul cantiere | Sicurezza, arrivano le telecamere

Ex ospedale Monteluce, vertice per il punto sul cantiere. Regione Umbria, Comune di Perugia, proprietà e gestore del Fondo Monteluce si sono incontrati lunedì per fare un approfondito punto della situazione sull’andamento del Comparto. A seguito del cambio di gestore del Fondo Umbria – Comparto Monteluce da BNP Paribas SGR S.p.A. a Prelios SGR S.p.A., è iniziata infatti la prima fase transitoria di attività nell’area del complesso dell’Ex Ospedale di Monteluce a Perugia.

Questo primo step di lavori consiste nell’attività di perimetrazione e di messa in sicurezza di tutta l’estesa area, attraverso il ripristino della recinzione di cantiere e l’inserimento dell’apposita cartellonistica di sicurezza.

Successivamente alla fase di confinamento, si procederà alla sistemazione delle aree verdi, all’eliminazione dei rifiuti presenti nel sito e alle sistemazioni delle tematiche antincendio, con particolare riferimento agli ambiti da completare, come l’autorimessa in piazza della Natività.

Già questa prima fase di interventi – ricordano dalla Regione – restituirà alla comunità perugina delle aree in sicurezza, eliminando i pericoli attivi e passivi presenti ad oggi, ed è mirata anche alla restituzione del decoro urbano del complesso, oltre a costituire la precondizione necessaria all’avvio del cantiere.

Arrivano le telecamere

Il completamento di queste attività richiede circa tre settimane, al termine delle quali sarà installato nell’area un sistema di videosorveglianza al fine di controllare e prevenire atti vandalici all’interno del complesso ed eventuali occupazioni di soggetti non aventi titolo.

Dal punto di vista finanziario, questo step di lavori consentirà ai nuovi finanziatori del Fondo anche il residuo saldo definitivo dei fornitori aventi diritto (ex piano di risanamento art.67).

La Regione Umbria, il Comune di Perugia e il gestore del Fondo ringraziano la polizia locale, il Comando dei vigili del fuoco, gli uffici tecnici comunali e regionali per i contributi apportati proprio al piano di messa in sicurezza.