Educare i bambini all’uso della bicicletta, coinvolgere il mondo delle scuole attraverso specifici percorsi didattici, come corsi di educazione stradale ed educazione alla mobilità, sensibilizzare le istituzioni su questi temi e spingere per la realizzazione di percorsi ciclo-pedonali e progetti di moderazione del traffico. Sono gli obiettivi del progetto “Bimbimbici”, promosso da Umbria in Mountain Bike, che quest’anno ha visto l’adesione del comune di Montefranco. “È necessario riaffermare il “diritto naturale alla strada” dei nostri bambini – sottolinea Vito Santamaria, responsabile della scuola di Mountain Bike della Valnerina – e recuperare degli spazi in cui bimbi e bimbe possano giocare liberamente nelle piazze e muoversi lungo le strade. E’ necessario riaffermare il tema della sicurezza dei più piccoli negli spostamenti quotidiani.” Nasce da tali convinzioni l’esigenza di un progetto mirato a diffondere e consolidare l’etica dello sport, per promuovere questi valori, non solo nel mondo sportivo ma anche in quello scolastico. Per questo la Scuola di Mountain Bike della Valnerina, il comandante dei Vigili Urbani dei tre Comuni della Valnerina e l’insegnante di Educazione Fisica dell’I.C. Fanciulli, hanno realizzato per l’occasione una programma al quale ha aderito l’intero Istituto Comprensivo. A maggio ci sono state escursioni guidate, simulazioni di un tragitto cittadino, studio della segnaletica stradale e momenti di festa per tutti quei cittadini che sono costretti a vivere la città come luogo riservato agli automobilisti. “Fondamentale il contributo di tutti coloro che hanno collaborato: i volontari dell’ASD Blob service, la Professoressa Loretta Botondi dell’IC Fanciulli, l’assessore del comune di Montefranco Paolo Giampieri, l’alimentari Conad di Montefranco, il comando dei Vigili Urbani, lo staff tecnico della Scuola di Ciclismo Fuoristrada della Valnerina. Crediamo – conclude Vito Santamaria – che nella pratica sportiva vive un esempio di socialità, di rispetto dell’altro e del diversamente abile, che è patrimonio indispensabile per una società che voglia costruire rapporti più giusti, più sereni e più umani tra i suoi cittadini, partendo dai più piccoli.”