Serata speciale, domenica 26 luglio a Monte Castello Vibio, per la ricognizione e la conservazione della memoria storica della comunità. Protagonista la professoressa Sydel Silverman, antropologa americana di fama, che torna un’altra volta nel luogo dove soggiornò nel lontano 1960-1961 e realizzò una ricerca pionieristica sulle tradizioni civili e sul sistema economico allora vigente nelle campagne umbre, ossia la mezzadria. Nella piazza affacciata sulle colline tuderti e sul Tevere alle ore 19 si terrà la presentazione dell’edizione italiana del volume stampato quarant’anni fa dalla prestigiosa Columbia University di New York che racchiude il succo di quello studio scientifico: Tre campane di civiltà. La vita di un paese di collina in Italia. Monte Castello di Vibio nel 1960 è il titolo del libro (2F Editore) di cui gli abitanti si sono affrettati a prenotare l’acquisto per la sua mole di testimonianze, informazioni e analisi sulla storia del borgo. Con l’autrice ne parleranno il sindaco Daniela Brugnossi, il presidente del Teatro della Concordia, Edoardo Brenci, l’editore Fabrizio Fabrizi e la professoressa Cristina Papa, direttore del dipartimento Uomo e Territorio della facoltà di Lettere e Filosofia all’Università di Perugia.
Ma alla traduzione di un’opera così significativa nella letteratura socio-antropologica su quest’area della regione, impegno che il Comune prese pubblicamente un anno fa in occasione di una calorosa festa a sorpresa organizzata per accogliere il ritorno di Sydel Silverman a Monte Castello, si affianca domenica un’altra iniziativa: per la prima volta saranno esposte cento fotografie in bianco e nero che la studiosa scattò nel 1960-1961.
Nelle immagini di Ritratti, Riti, Ritrovi (selezionate da Marco Sappino e allestite da Fabrizio Fabrizi, con le stampe di Remigio Rosati e l’impianto luci di Gianluca Marchetti) si alternano le tradizioni sacre e quelle profane, gli antichi mestieri delle botteghe artigiane, la vita nelle campagne, i volti di un piccolo comune nell’atmosfera sparita di mezzo secolo fa. È un assaggio della miniera di storie che si trova negli archivi della Smithsonian Institution, a Washington D.C., dove sono conservati tutti i materiali audio, iconografici e documentali della ricerca condotta dalla Silverman.
Da segnalare, la riproduzione delle caricature di decine di paesani dell’epoca dipinte sui muri dell’ex Circolo Acli, oggi sala parrocchiale della chiesa dei santi Filippo e Giacomo, nella quale si terrà l’esposizione. Caricature, nel tempo purtroppo cancellate, eseguite da Mel Silverman, marito di Sydel, prematuramente scomparso nel 1966, apprezzato pittore, illustratore e incisore le cui opere si segnalano in importanti musei e gallerie degli Usa.
L’inaugurazione della mostra è prevista per le ore 20. A seguire, degustazione in piazza di prodotti tipici locali. Ritratti, Riti, Ritrovi resterà aperta fino al 23 agosto (il venerdì, sabato e domenica dalle ore 10 alle 12.30 e dalle 17 alle 19) con ingresso gratuito. Oltre al Comune che si è impegnato molto nel progetto, in prima fila Teatro della Concordia, Pro Loco e associazioni civiche, in particolare la Confraternita dell’Addolorata.