Un Natale quello dell’arcivescovo di Spoleto-Norcia caratterizzato dalla vicinanza a quanti vivono situazioni di fragilità per vari motivi. Giovedì 20 dicembre, quinto giorno della Novena di Natale, mons. Renato Boccardo si è recato per la celebrazione eucaristica all’ex ospedale di Trevi che ospita la Struttura Complessa di Riabilitazione Intensiva Neuromotoria per persone con disabilità secondarie, con patologie del sistema nervoso e dell’apparato locomotore, che necessitano di riabilitazione a seguito di interventi di chirurgia funzionale, amputazioni, gravi ustioni, cerebrolesioni di natura vascolare, traumatica, anossica.
Il Presule è stato accolto dal sindaco Bernardino Sperandio, dal primario dott. Silvano Baratta, dal parroco di Trevi don Jozef Gercàk e dal vicario parrocchiale don Bartolomeo Gladson Sagayaraj. L’Arcivescovo ha celebrato la Messa in una delle sale di riabilitazione del centro, alla presenza di quei degenti che hanno potuto lasciare la loro cameretta, dei familiari, del personale sanitario che vi opera e dei volontari che assicurano un servizio prezioso e costante nella struttura, coordinati da Piera Martore dell’Ufficio di pastorale della salute della Diocesi.
Mons. Boccardo per l’omelia ha preso spunto dal Vangelo del giorno, quello dell’Annunciazione a Maria: «la visita dell’angelo – ha detto – è stata una sorpresa e quanto le è stato proposto – di diventare cioè la madre di Gesù – è una cosa che l’ha turbata. Ha voluto sapere, era titubante, impaurita. Alla fine, però, ha accettato la proposta ed è diventata collaboratrice della salvezza di Dio. Anche per voi che siete ricoverati qui, cari amici, la malattia è giunta improvvisa, sconvolgendo la vostra vita e quella dei vostri familiari. Sicuramente vi sarete chiesti: perché a me? Come ne vengo fuori? Dinanzi a queste situazioni ci rendiamo conto della nostra piccolezza: siamo, infatti, convinti, di poter programmare e prevedere ogni cosa e invece la malattia improvvisa stravolge i nostri piani. Come Maria state sperimentando la paura e magari vi ribellate anche con Dio. È normale, non dovete aver timore di lottare con lui, di dirgli che state faticando a capire. Dio, che è padre misericordioso, ascolta le vostre suppliche e vi farà scorgere dei semi di fecondità per interpretare anche questo momento di dura prova. Nel dolore, infatti, il credente non è solo: accanto ai familiari, ai medici, agli infermieri, ai volontari c’è il Signore che condivide le nostre sofferenze. Gesù che sta per nascere ci ricorda che nella vita nulla va sprecato, nemmeno il tempo della malattia dal quale potrebbero sbocciare frutti belli e mai pensati. State certi, ciascuno di voi è presente dinanzi al volto misericordioso del Padre». Al termine della Messa il Presule ha visitato quanti non hanno potuto lasciare la loro stanza.
L’Arcivescovo, poi, sabato 22 dicembre alle ore 10.00 presso la parrocchia del Sacro Cuore in Spoleto, insieme a mons. Eugenio Bartoli, celebrerà la Messa di Natale con le persone accolte nelle strutture del Centro di solidarietà “don Guerrino Rota”, alle quali si aggiungeranno il personale, i volontari e gli amici di questa importante opera di recupero dalle dipendenze, in particolare dalla droga.
La vigilia di Natale, alle ore 16.30 celebrerà la Messa nella casa per anziani di Bevagna; a mezzanotte, Messa della Vigilia in Duomo a Spoleto. Il giorno di Natale, martedì 25 dicembre, il primo appuntamento di mons. Boccardo sarà alle 9.00 per la Messa con le persone ricoverate all’Hospice “La torre sul colle” di Spoleto. Poi, alle 11.30 Messa in Cattedrale e alle 17.00 a Norcia presso il centro di comunità “Papa Francesco” alla Madonna delle Grazie.