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MONITORAGGIO AMBIENTALE SANTO CHIODO, LA GIUNTA APPROVA CONVENZIONE CON IL CIRIAF

Analisi della morbilità e monitoraggio più approfondito dell’ambiente (acqua e territorio). È quanto ha deciso la Giunta comunale nel corso dell'ultima seduta per quanto riguarda l’area di Santo Chiodo, dando seguito alla mozione consiliare che chiedeva di “incaricare un gruppo di lavoro tecnicamente qualificato che approfondisca e integri gli studi su tali tematiche” e, al contempo, indicando nella direttiva l'avvio della procedura per la predisposizione del Piano Energetico comunale.L’attuale rete di monitoraggio della qualità dell’aria della zona industriale di Santo Chiodo, Sant’Angelo in Mercole, San Martino in Trignano, San Giovanni di Baiano e Uncinano, gestita nell’ambito della convenzione con ARPA, verrà affiancata da uno studio quali-quantitativo complessivo delle principali sorgenti di inquinanti atmosferici (comprendente anche IPA, Fenoli Diossine e Stirene, attualmente non monitorati), correlando la loro ricaduta al suolo e le concentrazioni misurate all’eventuale possibile insorgenza di patologie nella popolazione esposta e definendo possibili strategie di risanamento.

Lo studio, che si connota come ricerca scientifica più che come semplice monitoraggio analitico, verrà effettuato dal Centro Interuniversitario di Ricerca sull’Inquinamento da Agenti Fisici (CIRIAF) dell'Università degli Studi di Perugia (convenzione biennale), orientato allo studio delle problematiche energetico-ambientali e dell’inquinamento, cui aderiscono oltre 100 docenti universitari di 14 Atenei italiani e che svolge attività di ricerca nel settore dell’energia e dell’inquinamento da agenti fisici fin dal 1997.

“Come comunicato in più occasioni nei mesi scorsi – ha dichiarato il Sindaco Daniele Benedetti – la volontà di questa amministrazione è di effettuare uno studio approfondito sulla qualità dell'aria nella zona di Santo Chiodo, con particolare riguardo all'acqua e al terreno. Per avere informazioni di carattere scientifico anche sulla morbilità abbiamo deciso di affidare la ricerca al CIRIAF, così da avere un quadro completo e puntuale da presentare ai cittadini”.

Da un primo confronto con la Sezione di Fisica Tecnica del CIRIAF, operante presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Perugia, è emerso che la stessa si avvale di personale altamente qualificato ed è dotata di strumenti di calcolo e di strumentazioni all’avanguardia per lo studio e la ricerca nel campo energetico-ambientale e vanta un curriculum cospicuo per attività di consulenza, collaborazione e ricerca interuniversitaria su tutto il territorio nazionale per conto di soggetti pubblici e privati (Comuni, Regioni, Ministeri, Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, Ministero delle Comunicazioni, MIUR, ecc.).

Diverse le fasi e le attività proposte dal CIRIAF per la redazione dello studio in questione e l'eventuale Piano di Risanamento della qualità dell’Aria: dall’analisi dei dati meteoclimatici dell’area in esame (dati pluviometrici, termoigrometrici, radiazione solare, direzione e velocità del vento), derivati da campagne di misure già disponibili e/o da dati bibliografici, allo studio della correlazione medico/sanitaria tra le concentrazioni di inquinanti oggetto del piano e l’eventuale possibile insorgenza di patologie nella popolazione esposta; dall’analisi in laboratorio dei campioni, la determinazione dei valori di concentrazione di fenoli, Diossine, IPA e Stirene nel sito oggetto del campionamento ed il confronto dei risultati delle misure con gli standard di qualità vigenti, alla definizione di possibili strategie di risanamento (interventi diretti sulle sorgenti, nella dislocazione o regolamentazione delle stesse, nell’installazione di sistemi di filtraggio su camini, etc..) per il raggiungimento degli obiettivi di qualità dell’aria.