Si è tradotta in un grande successo la partecipazione degli specialisti italiani di Compak al Campionato del Mondo di Csákberény: nel nord-ovest dell’Ungheria la formazione designata dal Direttore tecnico Veniero Spada ha infatti conquistato prestigiosi allori. Spiccano naturalmente le due vittorie individuali che sono contrassegnate dal marchio della premiata ditta Spada di Fabro: Katiuscia si è laureata campionessa del mondo con 189/200 e il coach, papà Veniero, si è impossessato del titolo iridato tra i Veterani con un brillantissimo 193/200.
Katiuscia Spada
Con una prova di grande regolarità nei quattro giorni di gara Katiuscia Spada ha saputo contrastare i vivaci assalti delle oltre settanta avversarie – tra le quali molte specialiste accreditate di Spagna, Svezia e Francia – andando a conquistare l’alloro planetario con due piattelli di vantaggio sulla transalpina Clarisse Hatem e tre sulla svedese Rebecka Bergkvist. In collaborazione con Carla Flammini (che ha sfiorato il podio individuale con un significativo 185) e con la campionessa italiana Veronica Bertoli (176) l’eclettica azzurra di Città della Pieve ha impreziosito la sua partecipazione al Mondiale ungherese con il titolo per nazioni. L’Italia ha vinto tra le squadre Ladies con 550/600 infliggendo distacchi abissali: quindici piattelli alla Gran Bretagna, seconda classificata, e trenta alla Svezia che ha conquistato il bronzo.
Venerio Spada
Anche Veniero Spada è stato incontrastato dominatore della sua qualifica. Tra i Veterani il coach-atleta di Fabro ha svettato con quel brillante 193/200 che ha costretto il pur bravissimo Giovanni Provenzale ad un pregiato secondo posto con 188. Veniero Spada ha conquistato il titolo mondiale individuale dei Veterani davanti a Giovanni Provenzale e all’inglese Glenn Hunt.
Michael Spada
È un oro luminosissimo anche quello che ha premiato la formazione azzurra dei Men e che è maturato grazie alle prove di altissimo livello e di grande compattezza di Marco Battisti, Davide Gasparini e Michael Spada. Soltanto la somma dei pirotecnici 197/200 dei due pesaresi e del 192 dell’umbro ha infatti permesso al terzetto italiano di collocarsi in vetta alla graduatoria delle nazioni con 586/600 precedendo l’Ungheria di un solo piattello e la Gran Bretagna di due.