Un cittadino italiano tra i monaci di Norcia. Il sindaco Nicola Alemanno, infatti, ha conferito oggi (sabato 29 maggio) la cittadinanza italiana a padre Benedetto osb (Jeremy Adam Nivakoff il nome di battesimo), priore del monastero di San Benedetto in monte a Norcia.
“Un momento speciale, molto emozionante e sentito – ha evidenziato Alemanno – che abbiamo voluto condividere in questa semplice cerimonia, al cospetto del monumento a San Benedetto, patrono della città e d’Europa, insieme alla comunità monastica e cittadina. Oggi, a distanza di duecento anni, la nostra comunità torna ad annoverare un monaco italiano, nursino e residente nel nostro comune”.
Il sindaco ha poi ricordato gli ultimi due monaci italiani, della famiglia dei Celestini, a Norcia nel 1821, Ottavio Adami e Giovanni Battista Ferrelli.
Al Priore della Comunità nursina è stato fatto dono di un piatto in ceramica recante lo stemma della città, copia degli antichi statuti comunali, e una pergamena recante un passo significativo della Regula “…hoc est monasteriale, militans sub regula vel abbate” (“…che vivono in un monastero, militando sotto una regola e un abate”), che richiama il principio della ‘stabilitas loci’, uno dei cardini del Monachesimo.
“A San Benedetto abbiamo rivolto le nostre preghiere e con voi vogliamo ricostruire la nostra città” ha concluso il primo cittadino.
Padre Benedetto è statunitense, originario di un paese vicino a New York, componente del nucleo della comunità che fece ritorno a Norcia il 2 dicembre del 2000 ed è divenuto priore del Monastero nell’autunno del 2016 succedendo a padre Cassian Folsom, presente anche lui oggi in piazza.
“Non c’è grande differenza tra New York e Norcia, – ha evidenziato il priore dei monaci di Norcia – alla fine tutto il mondo è paese. Come San San Benedetto ha lasciato Norcia per cercare di stabilirsi nel mondo, e Roma ai tempi era come New York, anche io nella vita ho scelto di cercare Dio, trovandomi nella città di San Benedetto”.
“Sono onorato – ha aggiunto – di aver scelto di essere cittadino italiano. Da oggi condivido parte della vita vera di ciascuno di voi. Anche io sarò per sempre un nursino, come il nostro Patrono, nella stabilità monasteriale”.
“A Norcia – ha detto ancora – abbiamo trovato accoglienza nella casa di Benedetto e in tante persone che ci sono state sin da subito vicino, tra queste la presenza e l’appoggio del cittadino e del sindaco, sono stati importanti. I tempi che stiamo vivendo ci rendono apolidi, chi vive in un grattacielo a New York pensa che un uomo può fare tutto, chi vive in una terra sismica invece si rende conto che siamo instabili, non solo fisicamente. Il mio augurio è che questo sia un primo passo verso la vera cittadinanza, nel cuore di Dio in cui spero possiamo ritrovarci tutti”.
Al termine della cerimonia i diciotto monaci del monastero di San Benedetto in monte di Norcia hanno intonato il ‘Regina Coeli’, canto Gregoriano Mariano.
In piazza San Benedetto erano presenti anche i ragazzi del Servizio Civile Universale che hanno preso servizio presso il Comune di Norcia nei giorni scorso, oltre che nursini e turisti presenti in città.