L’annuncio è arrivato dalla Prefettura: trovato l’accordo per risolvere il problema del rumore durante le lavorazioni all’azienda Molini Fagioli srl di Magione, che dopo la sentenza del Tribunale di Perugia rischiava di dover chiudere l’attività.
L’azienda ha trovato un accordo con i proprietari per acquistare le abitazioni a ridosso dei Molini Fagioli, quelle dove il rumore diventava fastidioso.
“L’incontro – comunica la Prefettura – si è concluso con un accordo satisfattivo degli interessati, a cui seguiranno atti transattivi“.
Il tutto, con la mediazione del prefetto Claudio Sgaraglia, che era stato investito del problema della Molini Fagioli di Magione direttamente dal ministro dell’Interno Matteo Salvini.
Caso Molini Fagioli, Salvini attiva il prefetto
Dal punto di vista normativo la situazione conseguente la sentenza del Tribunale di Perugia era stata sanata con l’inserimento, nella legge di Bilancio, dell’emendamento del senatore Briziarelli sulle emissioni rumorose che fa finalmente chiarezza sulla modalità di misurazione da applicare. Senza innalzare la soglia prevista dalla legge, si era così risolto il contrasto tra i criteri di ‘accettabilità’ e ‘tollerabilità’ che si trascina da più di 15 anni. Tuttavia, ciò non risolveva il disagio per i residenti nelle case a ridosso dello stabilimento. Lo stesso ministro Salvini aveva auspicato un accordo reciprocamente soddisfacente tra la Molini Fagioli ed i residenti.