Nonostante fosse ai domiciliari, si era recato fuori da una scuola di Ponte Felcino: riconosciuto da un docente, portato in carcere
A settembre aveva molestato almeno due donne al parco fluviale di Ponte Felcino, palpeggiandone una incinta. Era poi stato arrestato dopo aver opposto resistenza alla polizia che lo aveva rintracciato e posto ai domiciliari. Ora lo stesso perugino, classe 1979, è stato portato in carcere. Nonostante la misura cautelare ai domiciliari, infatti, è uscito ed è stato beccato nei giorni scorsi fuori da una scuola, nella stessa zona, mentre importunava alcuni ragazzi.
Per questo la Procura della Repubblica di Perugia ha chiesto ed ottenuto dal gip una misura cautelare in carcere. Il 43enne, che appunto era stato arrestato l’11 settembre per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale – ma anche indagato per il reato di atti osceni in luogo pubblico e violenza sessuale per gli episodi al parco fluviale – è stato ora portato in carcere a Capanne dalla polizia.
Nonostante fosse ai domiciliari, come detto, da un paio di mesi, l’uomo era stato notato, il 9 novembre scorso, da un docente di una scuola di Ponte Felcino, mentre, durante l’ora di ricreazione, tentava di richiamare con dei gesti alcuni alunni. Il perugino era quindi stato avvicinato dal docente che gli aveva chiesto delle spiegazioni. A quel punto il 43enne era fuggito, ma l’insegnante aveva segnalato il fatto alle forze dell’ordine. Era stato dunque denunciato per evasione, visto che si trovava fuori casa nonostante gli arresti, con la Procura che ha richiesto ed ottenuto una misura cautelare più afflittiva, vista l’inottemperanza al provvedimento ed il pericolo di reiterazione dei reati che gli vengono contestati. Una volta firmata l’ordinanza da parte del gip, gli agenti hanno raggiunto l’uomo nella sua abitazione e lo hanno portato in carcere.