“Non ho mai fatto del male a nessuno, non c’entro niente con simili schifezze”. Grida la sua innocenza in aula il 30enne perugino imputato prima del pronunciamento dei giudici Mautone, Noviello e Volpe a latere. Il pm Giuseppe Pterazzini per lui chiede una condanna a 4 anni e mezzo, l’accusa è pesantissima: abusi sessuali su minore. La condanna arriva, per i giudici l’impianto accusatorio è consistente: 4 anni e otto mesi di reclusione più una provvisionale da 20 mila euro. La madre della bimba, appena tre anni all’epoca dei fatti, e l’avvocato di parte civile sono soddisfatti “il pm si è battuto come un leone per ottenere la verità”.
Una verità che quindi appare durissima e conferma che in quella ventina di minuti in cui la piccola restò sola con il figlio della sua baby sitter il ragazzo la molestò. Tutto era partito dal drammatico racconto della piccola alla madre. Qualcosa di agghiacciante che si sarebbe consumato proprio nella nell’abitazione della sua baby sitter. E poco dopo ecco che la mamma nota un arrossamento nelle parti intime della bimba, facendo scattare immediatamente la denuncia all’autorità giudizia. Fino ad approdare all’istruttoria con rito abbreviato conclusasi oggi con la condanna.