Perugia

Molesta due donne al parco fluviale verde, una incinta: arrestato

Arrestato dalla polizia a Ponte Felcino, presso il parco fluviale del Tevere, un uomo – un italiano classe 1979 – che aveva palpeggiato una donna incinta.

I poliziotti sono stati chiamati dalla donna. Che ha riferito che dopo aver parcheggiato l’auto al parco per fare una passeggiata con la figlia, mentre stava prendendo la borsa dal sedile, era stata palpeggiata da un uomo che, contestualmente, aveva sfiorato anche la figlia. Giratasi di scatto, la donna aveva notato il 43enne allontanarsi a passo svelto dal parco. Il marito della vittima, informato dell’accaduto, si era quindi messo all’inseguimento dell’uomo che, dopo una breve fuga, era entrato all’interno di un condominio.

Una volta acquisiti tutti gli elementi descrittivi utili al riconoscimento del 43enne, gli operatori sono entrati all’interno dello stabile e hanno provato a suonare al campanello dell’appartamento, senza, però, ricevere risposta. Poco dopo, gli agenti sono riusciti ad entrare nell’abitazione dove hanno trovato il 43enne che, fin da subito, si è mostrato nervoso e poco collaborativo.

Alla richiesta di fornire i propri documenti, infatti, si è rifiutato. Sbracciandosi e dimenandosi, dopo aver fatto cadere uno degli agenti, ha cercato di guadagnarsi la fuga, ma è stato prontamente fermato dai poliziotti che, con difficoltà, grazie all’utilizzo degli strumenti in dotazione, sono poi riusciti a contenerlo e ad accompagnarlo in Questura.

Durante l’acquisizione della denuncia, gli operatori hanno appreso dalla vittima che anche un’altra donna quel pomeriggio aveva subito delle molestie dal 43enne. Dopo aver acquisito il numero di telefono, i poliziotti hanno contattato l’altra parte offesa la quale ha raccontato che, mentre si trovava al parco insieme alla famiglia, aveva notato un uomo che si toccava le parti intime, fornendo una descrizione concordante con le caratteristiche fisiche del 43enne.

Gli agenti, a quel punto, hanno tratto in arresto l’uomo per il reato di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale e, su disposizione del pubblico ministero, è stato riaccompagnato presso la sua abitazione dove resterà in regime di arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida.

Il 43enne, inoltre, è stato deferito in stato di libertà per i reati di violenza sessuale, rifiuto di fornire le proprie generalità e atti osceni in luogo pubblico.