Ci siamo finiti le parole… e la pazienza
Quando il 9 febbraio abbiamo letto il comunicato stampa del Comune che annunciava la decisione di collocare nell’area di S. Chiodo i moduli per la Dante Alighieri e per tutti gli studenti delle scuole che saranno oggetto di intervento da qui al 2026, abbiamo detto che ci saremmo espressi dopo avere letto la delibera con la quale si era presa tale decisione.
Dall’atto speravamo di conoscere a quale strumento giuridico sarebbe ricorsa l’amministrazione per avere la disponibilità gratuita dei moduli da parte della Prociv Nazionale, di sapere l’ammontare della cifra necessaria per le opere di urbanizzazione e se era stata predisposta la variazione di bilancio.
Speravamo…. perché ad oggi, trascorsi ulteriori 15 giorni, non c’è nessuna delibera che possa darci alcuna risposta: così è scritto nel documento con il quale abbiamo chiesto una copia della stessa delibera.
Così come non esistono i moduli gratuiti della Protezione Civile, né ad oggi esiste una variazione di bilancio che preveda gli interventi per le opere di urbanizzazione o l’affitto/acquisto dei moduli.
Esiste solo tanta fuffa e confusione, uniche certezze a restare invariate … mentre il tempo passa e settembre si avvicina.
Forse le “idee strampalate” del Sindaco fanno perdere solo tempo e denaro agli uffici.
A cosa ci riferiamo?
Ad esempio ai locali della ex Spocart: doveva essere la soluzione, il coniglio bianco estratto dal cilindro del Sindaco Sisti. Ebbene, dopo diversi sopralluoghi fatti, a posteriori arriva una manifestazione d’interesse piena di contraddizioni e poi è calato il silenzio. Perché?
Perché come abbiamo detto noi sin dai primi giorni di novembre, quell’edificio non aveva nulla a norma per essere adibito a scuola. Ora, oltre a noi, a metà gennaio l’hanno detto anche gli uffici tecnici del Comune. Perché non averli interpellati prima? Perché non faceva comodo!
Si doveva raccontare di un’amministrazione attenta e sul pezzo, mentre in realtà stava e sta nella confusione più totale.
Come quando ha fatto demolire alcuni muri dell’Oratorio di San Venanzo per ospitare la scuola Sordini, ma poi ha cambiato idea e li ha dovuti ricostruire. Ma ci sta, tanto sono soldi dei contribuenti!
Ed anche in questo caso, attraverso una richiesta d’informazione, viene fuori che utilizziamo un edificio, ci facciamo dei lavori, paghiamo l’affitto… ma il contratto di affitto è scaduto da oltre 1 anno!
Ci rimane solo da scoprire che non sono stati nemmeno spediti i progetti della Dante Alighieri alle strutture preposte, così potremo dire di aver visto tutto il peggio che un’Amministrazione possa fare.
In altre parole, il caos regna veramente sovrano!
Alessandra Dottarelli
Gianmarco Profili
Luogo: SPOLETO, PERUGIA, UMBRIA
Questo contenuto è stato scritto da un utente della Community. Il responsabile della pubblicazione è esclusivamente il suo autore.