Definiti temi e percorso di attuazione delle riforme nel confronto tra la Regione e le associazioni venatorie
Calendario venatorio da approvare al più presto, partendo da quello dello scorso anno, con modifiche solo se ci sarà l’unanimità tra le associazioni venatorie. Gestione del territorio affidato agli Atc, che saranno rinnovati entro i termini di legge e con una maggiore uniformità, anche nelle quote. Nuovo Piano di gestione dei cinghiali. Centri di produzione della selvaggina e Zone di ripopolamento e cattura.
Questi i temi discussi nella riunione degli Stati generali della caccia dell’Umbria, tra l’assessore Roberto Morroni, con i tecnici della Regione, ed i rappresentanti delle associazioni venatorie.
Morroni: “Entro qualche mese una riforma del mondo venatorio”
“Si tratta – ha spiegato l’assessore Morroni – di un percorso qualificante, che ha come tratto distintivo la volontà di operare insieme per spingere in avanti l’intero settore venatorio regionale, individuando per ciascun macro tema ciò che già funziona e ciò che, invece, sta rappresentando una criticità da risolvere. Nell’incontro odierno abbiamo tracciato una sintesi delle numerose proposte avanzate dalle associazioni su ciascuna tematica, per giungere ad elaborare una proposta organica e con l’obiettivo di varare entro qualche mese una riforma che renda il mondo venatorio più solido e coeso”.
“Si tratta di un percorso partecipativo innovativo – ha concluso Roberto Morroni – che ha l’obiettivo di co-progettare una riforma complessiva del mondo venatorio umbro. Le associazioni stanno apprezzando questo metodo di lavoro, vista la partecipazione sempre numerosa a questi incontri e il numero di proposte avanzate”.
Le associazioni venatorie avevano posto cinque punti, sui quali intervenire per un miglioramento complessivo della caccia in Umbria.
Calendario venatorio
Il Calendario venatorio dovrà essere approvato al più presto, anche per evitare i ricorsi degli ambientalisti a ridosso delle date di apertura. Si prenderà come base quello dello scorso anno. In attesa di una valutazione dei tecnici sulle deroghe, in particolare per piccoli prelievi di storno e piccione. In attesa delle valutazioni nazionali per la tortora.
Ogni modifica al Calendario venatorio eventualmente proposta da un’associazione venatoria dovrà comunque trovare l’unanimità di tutte le associazioni per essere approvata.
Gli Atc
Nelle intenzioni della Regione dovranno diventare i veri fulcri della gestione del territorio. Quanto ai possibili aumenti delle quote prospettati da alcune associazioni, l’idea è quella di uniformane la gestione, anche dal punto di vista economico. Per quest’anno, comunque, non dovrebbero esserci aumenti delle quote.
Quanto al rinnovo dei Comitati di gestione, che scadranno ad aprile, Morroni ha detto che non intende derogare alla legge, che ne prevede i rinnovi entro 90 giorni.
Cinghiali
Un prossimo confronto specifico tra Regione e associazioni venatorie riguarderà il nuovo Piano di gestione dei cinghiali. Compresa la materia della filiera delle carni di cinghiale.
Gli altri nodi
Tra i cinque punti che le associazioni venatorie hanno portato agli Stati generali della caccia ci sono anche la gestione e il funzionamento dei Centri di produzione della selvaggina e delle Zone di ripopolamento e cattura, recentemente tornate al centro del dibattito tra i cacciatori in occasione delle immissioni di selvaggina.