Modifiche al Calendario venatorio, arrivato in tempo record il parere di Ispra

Modifiche al Calendario venatorio, arrivato in tempo record il parere di Ispra

Massimo Sbardella

Modifiche al Calendario venatorio, arrivato in tempo record il parere di Ispra

Mer, 14/08/2024 - 18:55

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E’ arrivato in tempo record il parere di Ispra alle ultime modifiche al Calendario venatorio deliberate dalla Giunta regionale dell’Umbria nella seduta del 7 agosto, con l’inserimento nella preapertura del primo settembre, insieme alla tortora selvatica con calmiere ridotto, delle specie gazza, ghiandaia, piccione di città, esclusivamente da appostamento. Con i corvidi poi cacciabili dal 2 ottobre al 30 gennaio. E dal 15 settembre (giorno dell’apertura generale) al 30 gennaio con la caccia consentita alle specie alzavola, marzaiola, germano reale, colombaccio, beccaccia, beccaccino, canapiglia, cesena, codone, fischione, folaga, frullino, gallinealla d’acqua, mestolone, porciglione, tordo bottaccio, torso sassello, volpe.

Modifiche preadottate dalla Giunta, che per diventare operative necessitano di una deliberazione dell’esecutivo regionale una volta acquisiti i pareri, obbligatori ma non vincolanti, di Ispra e Comitato tecnico faunistico scientifico nazionale e della Commissione regionale. Il timore era proprio legato ai tempi di Ispra, considerando anche la settimana di Ferragosto.

E invece il parere di Ispra è arrivato, tanto che la neo presidente Elena Proietti Trotti ha convocato la Terza Commissione per giovedì 22 agosto, con all’ordine del giorno il parere della Commissione stessa alle modifiche del Calendario venatorio.

Il parere di Ispra

Il parere di Ispra, secondo quanto circolato, è parzialmente favorevole. Tuttavia, trattandosi di un parere non vincolante nel merito, con il via libera della Commissione la Regione sembra intenzionata ad andare avanti sull’ampliamento delle specie in preapertura. Cosa sulla quale spinge la Lega, con il consigliere Manuela Puletti che da tempo chiedeva, tra le altre cose, di inserire altre specie in preapertura (più di quelle poi inserite nella modifica), come fatto da altre Regioni. E questo per evitare che la caccia alla sola tortora selvatica, con un carniere ridotto a causa del mancato conteggio in passato dei tesserini venatori – come denunciato dal capogruppo leghista Valerio Mancini – si risolvesse, come negli ultimi due anni, in appena un paio d’ore di caccia.

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