Caccia Umbria

Modifiche al Calendario venatorio “appese” ai tempi di Ispra: facciamo chiarezza sulle norme

Cacciatori umbri sospesi tra aspettative e rischi di un’ennesima beffa, dopo le ulteriori modifiche al Calendario venatorio 2024/25 di cui la Giunta regionale, nella seduta di mercoledì 7 agosto, ha deliberato la preadozione. Con alcune deroghe e con l’inserimento già dalla preapertura del primo settembre, anche delle specie cornacchia grigia, gazza, ghiandaia e piccione di città, esclusivamente da appostamento, dalle 6,15 alle 19,30. In aggiunta alla caccia alla tortora selvatica che però riguarda un carniere estremamente ridotto, da monitorare in tempo reale con l’app, con la previsione di circa un paio d’ore di prelievo a questa specie.

Deroghe non ancora operative: serve il parere di Ispra

Proposte di modifica che al momento, come da normativa, sono state solo preadottate e che quindi non sono efficaci. La proposta è stata infatti trasmessa ad Ispra e al Comitato nazionale faunistico che dovranno obbligatoriamente fornire il loro parere, pur non vincolante. Se non arriverà in tempo per il primo settembre, in preapertura in Umbria si potrà cacciare soltanto la tortora selvatica, come da Calendario venatorio già approvato con deliberazione della Giunta regionale n. 573 del 19 giugno 2024 (pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione Umbria – Serie Generale n.33 del 3 luglio 2024), poi adeguato con deliberazione della Giunta regionale n. 717 del 24/07/2024 (pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione Umbria – Serie Generale n. 37 del 31/07/2024) alle modifiche alla L. 157/1992 operate dalla L. 101/2024 con cui è stato convertito il Decreto Agricoltura.

Considerando le ferie agostane ed i tempi generalmente lunghi di Ispra, è possibile che il primo settembre in Umbria si possa cacciare soltanto la tortora selvatica, sino allo stop che comparirà sui cellulari dei cacciatori attraverso l’app che obbligatoriamente hanno dovuto scaricare i cacciatori.

I chiarimenti e l’auspicio di Puletti

Sulla vicenda fa chiarezza anche il consigliere regionale della Lega, Manuela Puletti, che essendo riferimento di molta parte del mondo venatorio, sin dalla notizia della preadozione delle deroghe ha ricevuto diversi richieste per sapere come si svolgerà effettivamente la preapertura.

A loro, così come fatto anche in un post sul proprio profilo Facebook, Puletti ha chiarito appunto che affinché le deroghe siano operative occorre attendere il parere di Ispra. Da qui il commento dell’esponente della Lega, che da mesi, di concerto con le associazioni venatorie, chiedeva all’Assessorato più coraggio nel prevedere deroghe al Calendario venatorio, sull’esempio di quanto fatto in altre regioni.

“Bene, ma non benissimo – ha scritto Puletti sui social – per questo passo in avanti verso quelle che da mesi sono le richieste della Lega. Da mesi chiediamo una preapertura dignitosa, che non sia legata al solo carniere contingentato della tortora selvatica. Erano e rimangono indispensabili alcune deroghe. Bene il piccione e i corvidi – chiarisce – ma restano fuori, in maniera ingiustificata, storno e tortora dal collare. L’auspicio è che in questo caldo agosto – conclude l’esponente della Lega – i tanti punti interrogativi legati alla preapertura possano trovare risposta”.