Un ponte tra scuole e mondo del lavoro, quello tra Federmanager Perugia e gli studenti dell’Istituto d’arte Bernardino di Betto.
Conoscere il mondo della moda attraverso l’esperienza diretta dei professionisti del settore, ogni giorno sul campo. Seguendo, dunque, l’andamento reale del business, del marketing, del management, del processo produttivo delle aziende. È questo l’obiettivo del progetto formativo elaborato su misura da Federmanager Perugia per gli studenti della Bernardino di Betto. Un format dal titolo “Fashion Inside, sinergie tra mondo del lavoro e scuola”, che vede in programma autorevoli interventi di professionisti con esperienze di vertice in primarie aziende della moda nazionali ed internazionali. Tra i relatori, Sergio Cruciani (responsabile del progetto), Massimo Ambrosi, Luciano Belia, Danilo Morlupi.
Dopo i corsi tenuti in altri istituti delle scuole superiori e all’Università di Perugia, presso la Facoltà di Economica e Commercio, sia nell’ambito dell’organizzazione aziendale che in maniera specifica della moda, quest’anno Federmanager Perugia ha puntato sulla Bernardino di Betto.
“Prosegue così l’obiettivo condiviso dalla nostra associazione – spiega il presidente di Federmanager Perugia, Roberto Peccini – i cui presupposti sono quelli di considerare che i doveri di un manager vanno oltre il profilo professionale e non finiscono una volta superate le porte dell’azienda: il manager, nella sua responsabilità sociale, sente l’esigenza di collaborare con le istituzioni formative allo scopo di accompagnare i ragazzi nel loro percorso di crescita professionale. Soprattutto, in un periodo così complesso, siamo consapevoli si debba agire con responsabilità mettendo tutte le nostre competenze al servizio dei più giovani, per permettere loro di crescere come persone, ma anche di orientarsi ad inserirsi efficacemente e concretamente nel mondo del lavoro, rafforzando il bacino di conoscenze e competenze in un’ottica di Life long learning e di aggiornamento continuo”.
Questo perché Federmanager Perugia è convinta che “la
mission della cultura manageriale nelle scuole e nelle università vada
perseguita con l’impegno e la convinzione che la scuola è il punto di partenza
per dotare i nostri ragazzi degli strumenti ormai indispensabili per affrontare
contesti socio economici sempre più articolati in cui dovranno muoversi”.
“Riteniamo basilare
costruire – aggiunge Sergio Cruciani – un ponte fra il mondo manageriale
e quello della scuola con l’obiettivo di avvicinare questi due ambiti per
offrire ragazzi l’opportunità di acquisire conoscenze per lo sviluppo della
loro professionalità futura; per creare una utile sintesi tra sapere e saper
fare, tra conoscenza ed esperienza. Ecco, dunque, che Federmanager ritiene
doveroso mettere a disposizione il patrimonio di competenze e di esperienze dei
propri associati per agevolare l’inserimento delle giovani generazioni nel
mondo del lavoro permettendo di entrare con maggiori cognizioni pratiche e con
tempi di inserimento più rapidi. Inoltre, non è di secondaria importanza
consentire alle imprese di selezionare personale formato secondo le loro
esigenze reali. Riteniamo che dedicare tempo ed energie ai giovani costituisca
ormai un imperativo per chiunque abbia responsabilità di direzione o di vertice
per identificare ed ottimizzare futuri percorsi di sviluppo professionale. Per
i giovani è necessario pianificare cosa si vorrà essere nel futuro e tracciare
la strada per arrivarci: education, sostenibilità e concretezza sono e saranno
elementi fondamentali per il loro sviluppo”.
Per rispondere all’obbligo di
erogare formazione solo a distanza Federmanager ha progettato dunque il corso
in maniera interattiva; l’Istituto provvede anche alla registrazione delle
lezioni che vengono messe a disposizione nel portale degli studenti insieme al
materiale didattico per gli assenti e per approfondimenti. Le lezioni, della durata di 4
ore settimanali, andranno avanti sino al 15 aprile.