La mobilità notturna a Perugia funziona: il bilancio del primo week-end di attività delle navette del servizio ‘Gimo’ vedono 500 biglietti venduti in totale, di cui 173 venerdì e 327 per la notte del sabato. A comunicarlo è il consigliere comunale Tommaso Bori (PD), che tira le fila del servizio a pochi giorni di distanza dal ‘varo’ delle navette che dalle 22 alle 3 del venerdì e del sabato collegano il centro di Perugia con la sua periferia. Il servizio resterà attivo fino al 30 giugno, per questa prima fase di sperimentazione.
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“Esattamente un anno fa a Perugia – scrive in una sua nota il consigliere Bori – l’amministrazione di centro-destra bocciava la mobilità notturna proposta dai rappresentati degli studenti, adducendo come motivazione l’irrealizzabilità pratica ed economica del progetto, non capendo che un servizio alla popolazione giovanile e studentesca come questo sia ormai irrinunciabile per una città universitaria. Fortunatamente ad un anno di distanza i fatti hanno smentito la scelta del centro-destra perugino, ma soprattutto il loro voto, con cui respinsero la proposta della mobilità notturna in commissione urbanistica e trasporti del Comune (7 voti di astensione e 1 contrario di Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega Nord, 5 voti a favore di PD e del M5S). Grazie al servizio attivato per la prima volta nello scorso weekend, 500 persone tra studenti e giovani, famiglie e turisti hanno potuto usufruire delle due navette circolari che hanno collegato i principali quartieri della nostra città. Una grande vittoria per Altra Scuola – Rete degli Studenti Medi e Sinistra Universitaria – Unione degli Universitari di Perugia con cui abbiamo portato avanti, sia negli organi collegiali che nelle rivendicazioni programmatiche, la progettualità della mobilità notturna per dieci anni ed ora hanno visto realizzata la sperimentazione del servizio sulla base della loro proposta: l’obiettivo è costruire una città a misura di studente. Un’occasione persa per il Comune di Perugia e l’amministrazione di centro-destra che non è stata al fianco di giovani e studenti, famiglie e turisti in questa battaglia: ha scelto di non credere nel progetto, prima bocciandolo in Commissione, poi non investendovi né politicamente né, tantomeno, economicamente. Infatti, il costo del servizio di mobilità notturna – attivo tutti gli weekend dei prossimi mesi – è interamente sostenuto dalla Regione Umbria, in quanto la Giunta Romizi non ha ritenuto utile neppure co-finanziarlo. Il Comune è rimasto in panchina, un vero peccato: studenti e giovani, famiglie e turisti hanno bisogno di servizi per vivere e far vivere una città come la nostra. Da parte di chi amministra – conclude Bori – servono fatti, non solo tagli di nastri e propaganda”.
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