Dall’elicottero di Galatina all’aereo per Dubai, la passione per il volo della giunta Proietti è di quelle che fa discutere ad Assisi. E così, dopo le polemiche per l’avvistamento in Puglia del sindaco Stefania Proietti sull’elicottero del patron di Colacem, nell’albo delle delibere spunta una missione a Dubai, dall’8 al 14 dicembre (con buona pace del Natale ad Assisi che parte l’8 dicembre e che segna l’ottavo centenario della ‘creazione’ del presepe), per cinque persone: il sindaco, l’assessore Veronica Cavallucci e tre dipendenti comunali.
Il bello è che a Dubai si parlerà di cambiamenti climatici, di cui i viaggi in aereo sono una delle cause. Secondo alcune stime, infatti, dopo il trasporto su gomma, il secondo più inquinante è proprio il trasporto aereo civile, con il 13,4% di emissioni sul totale dei trasporti.
Sconosciuto quanto durerà il panel al quale il Comune dovrebbe portare il suo contributo, ma i giorni di missione di sindaco, assessore e tre dipendenti saranno sei e, a metà ottobre, la giunta ha deliberato di confermare la presenza delle cinque persone all’estero: “Alle spese vive e di viaggio, sostenute dai citati amministratori e dipendenti comunali, si provvederà anche mediante atti di impegno di spesa e se necessario tramite il Servizio Economato – Titolo VI art.57 del Regolamento di Contabilità approvato con delibera Consiglio Comunale n. 27/2017”.
Il Comune vola a Dubai con cinque persone, dopo che nei mesi scorsi il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha invitato organi istituzionali, amministrazioni pubbliche, organizzazioni non governative nazionali e esponenti del settore privato a candidarsi per la realizzazione o sponsorizzazione di side event il cui obiettivo creare un dibattito sui nuovi modelli di condivisione dell’energia per la lotta al cambiamento climatico e il superamento del conflitto tra tutela del paesaggio e diffusione rinnovabili, con riferimento al ruolo centrale che può avere l’amministrazione pubblica. E Assisi, si legge ancora nella delibera, sarà presentato “come modello per il processo di transizione energetica e neutralità climatica replicabile a borghi e territori vincolati, evidenziando il ruolo delle Comunità Energetiche Rinnovabili e del coinvolgimento degli stakeholders come cittadini, imprese ed enti religiosi”.
E pazienza se poi per parlare di cambiamento climatico, si contribuisce in parte a crearlo…. e se (fermo restando che si parla di capitoli diversi, di fondi diversi e che anche le public relation servono) i cittadini lamentano che la città è sempre più sporca, gli alberi con troppe fronde e spesso pericolosi e che di alcuni lavori urgenti rinviati per l’emergenza maltempo non se ne è mai più parlato. Come Parigi valeva bene una messa, Dubai val bene una spesa…