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“MISSA CUM QUINQUE VOCIBUS” PRESENTATA IN DUOMO DOPO SECOLI DI OBLIO

Un rito suggestivo sulle note scritte da Ettore Tesorieri più di quattrocento anni fa e non più eseguite dal 1618. E' la “Missa cum quinque vocibus” presentata dopo secoli di oblio questa mattina nel Duomo di Foligno nel corso della Messa celebrata da monsignor Arduino Bertoldo, Vescovo della città. Un'iniziativa dell'Ente Giostra della Quintana e del suo Comitato scientifico, coordinato dalla professoressa Anna Maria Rodante, a cui si deve la riscoperta degli spartiti che erano conservati alla Biblioteca Nazionale di Roma dopo alterne vicende. Alla cerimonia hanno assistito anche il sindaco Manlio Marini e vari amministratori comunali con il Gonfalone della città, il presidente dell'Ente Giostra Domenico Metelli con i priori e i magistrati, mentre lungo la navata della Cattedrale di San Feliciano erano dislocati i dieci alfieri con le bandiere rionali; e poi la straordinaria partecipazione del Custode del Sacro Convento, padre Vincenzo Coli; e ancora autorità civili e militari.

La Messa è stata celebrata secondo il rito tridentino, in latino, mentre l'esecuzione dell'opera di Tesorieri si deve grazie alla trascrione di Antonio Delfino, docente all'Università di Pavi (facoltà di musicologia a Cremona), il quale si occupa di polifonia rinascimentale e barocca e di repertori organistici. A lui è andato un caloroso ringraziamento da parte dell'Ente Giostra della Quintana e del presidente Metelli.Parola di apprezzamento per l'iniziativa sono arrivate nel corso dell'omelia da parte del Vescovo Arduino Bertoldo, il quale ha posto l'accento sull'opera del Tesorieri, “sobria e ancor fresca, tanto da non sembrare neppure composta nel Seicento data la sua contemporaneità anche rispetto al messaggio che essa trasmette”. Applausi, alla fine, per il Gruppo Polifonico “Commedia Harmonica” di Assisi, diretto da Umberto Rinaldi, splendido esecutori della “Missa”, la cui valenza è stata sottolineata dallo stesso Vescovo.L'appuntamento in Duomo è stato di certo uno dei più qualificanti del programma della Quintana di giugno, che concretizza un'attività di ricerca andata avanti per tre anni.