Sarà la splendida 18enne di Città di Castello Lada Anashkina a rappresentare l’Umbria a Miss Italia 2020.
Il titolo, per la prima volta nella storia concorso, sarà assegnato nel corso di un casting nazionale che si svolgerà allo “Spazio Rossellini” di Roma. Qui, in assenza di pubblico e nel pieno rispetto del protocollo sanitario vigente, presente una giuria tecnica, sarà realizzata una produzione audiovisiva, che sarà trasmessa in diretta streaming il 14 dicembre sui canali social del concorso.
Tra le 23 finaliste c’è appunto la tifernate d’adozione, che ha superato selezioni e prefinali (rigorosamente via web) candidandosi seriamente per la corona. “Partecipo a Miss Italia – ha confessato Lada – perché mi è stato detto che è meglio vivere di rimorsi che di rimpianti, e non vorrei mai rimpiangere il non aver provato a fare questa esperienza”.
“Mi chiamo Vladislava Anashkina ma tutti mi chiamano Lada – dice la ragazza nel suo video di presentazione lungo il viale alberato dell’Ansa –, ho 18 anni, sono nata in Russia e mi sono trasferita in Italia quando avevo 2 anni. Vivo a Città di Castello. Fin da piccola ho sempre sognato l’indipendenza e infatti, ad oggi, l’immagine che ho di donna è quella di una donna libera, forte e che lotti per i propri diritti. Se potessi fare qualcosa per l’Italia vorrei un futuro e un prospetto lavorativo migliore per i giovani, spesso costretti ad emigrare Per i miei coetanei che vedono poche prospettive per il futuro, consiglio di prendere in mano le redini della propria vita, crearsi obiettivi e lottare per questi.
“L’ispirazione più grande – conclude – la prendo sicuramente da mia mamma che da giovanissima, con una figlia e pur non parlando l’italiano, si è trasferita qui dalla Russia ed è riuscita a crearsi una nuova vita”.
“La finale del 14 dicembre sarà online in diretta sui nostri social – ha precisato la patron Patrizia Mirigliani – Non sfileremo in passerella come di consueto per mostrare la nostra bellezza, che comunque non intendiamo nascondere, ma daremo risalto a tutta la nostra forza, dando spazio alle individualità delle ragazze, ai loro sogni, aspirazioni e debolezze, perché anche da queste parte il coraggio di affrontare la vita di donna”.