Cronaca

Mismetti pronto ad un ‘tagliando di metà legislatura’ esteso alla città

Nonostante la recente seduta del Consiglio comunale saltata per mancanza di numero legale, le fibrillazioni di frange della maggioranza di centrosinistra e di correnti interne al PD, il sindaco Nando Mismetti continua a dormire sonni tranquilli.

La sostituzione dell’assessore socialista Emiliano Belmonte non è considerata una prioritaria, rimetterà mano al puzzle governativo solo a fine maggio.

L’agenda istituzionale è già piena, con due eventi di primo piano che vedranno Foligno protagonista: il Giro d’Italia la presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella alla conferenza di Nemetria all’Auditorium San Domenico. Una volta sgomberata la scrivania da queste impellenze, Mismetti tornerà a sbrogliare la matassa, nel frattempo resa ancora più ingarbugliata da due nuovi nodi: Paolo Gubbini e Michela Matarazzi, che avrebbero richiesto una sorta di ‘tagliando di metà legislatura’.

C’è però da sottolineare che Gubbini non ha volutamente saltato la seduta consiliare, ma è arrivato in ritardo per questioni familiari già regolarmente comunicate alla capogruppo Seriana Mariani. Assenza giustificata anche per Michela Matarazzi la quale dichiara a Tuttoggi.info: “avevo impegni lavorativi comunicati il giorno prima alla capogruppo, non a caso sono arrivata alle 17.30 ed ho regolarmente partecipato alla riunione di maggioranza”. Uno scivolone che poteva trasformarsi in scintilla esplosiva.

Ad ogni modo ora Sinistra Italiana, con Elisabetta Piccolotti e l’ex piddino Elio Graziosi chiedono di tornare ed elezioni. E’ invece ormai disinnescata la ‘mina Enrico Tortolini’: capogruppo della lista civica Foligno Soprattutto, consigliere delegato allo Sport e presidente della terza commissione consiliare. A sbarrargli la strada verso l’assessorato vacante, i componenti della sua stessa lista, che non hanno la benché minima intenzione di avallare in alcun modo nessuna sua personale rivendicazione.

Il tassello saltato è quello socialista, e la pedina da rimettere sarà in quota socialista: su questo Mismetti è deciso, anche per accordi di livello provinciale e regionale. Sul nome però, massimo riserbo.

Anche perché ora è finita sulla graticola pure l’assessora piddina Maura Franquillo, nel mirino dei renziani, che hanno stravinto le primarie anche a Foligno. Per il sindaco potrebbe rivelarsi una grana in più o magari un asso nella manica.

‘Trovo comunqe giusto avviare una profonda riflessione con tutte le forze che fanno parte di questa coalizione, sia per un’attenta valutazione di quanto fatto sin’ora, che nell’ottica di un riassetto della giunta comunale – dichiara il sindaco Mismetti – ben venga quindi un confronto chiaro e leale, alla luce del sole, esteso anche alla società civile ed al resto del mondo cittadino, per dare maggiore forza alla seconda metà della legislatura”.

D’altronde, con il capoluogo Perugia in mano al giovane sindaco Forza Italia Andrea Romizi, il sindaco piddino di Terni Leopoldo Di Girolamo esrtromesso dall’amministrazione comunale e dal PD per una scottante indagine giudiziaria…far cadere il sindaco della terza città dell’Umbria, nonché presidente della Provincia di Perugia, sarebbe uno storico suicidio politico.