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Mismetti dispiaciuto per le dimissioni del vicesindaco Romagnoli I socialisti indicano una donna

“La decisione del vicesindaco Massimiliano Romagnoli di dimettersi dall’incarico rappresenta un segnale di grande responsabilità in un momento complicato”. Lo afferma, in una nota, il sindaco di Foligno, Nando Mismetti, sottolineando come “Romagnoli abbia voluto, in maniera netta, separare le questioni interne di un partito da quelle, più generali, della gestione dell’amministrazione municipale”.

Mismetti: “realizzare il programma” – Ritengo che sia un segnale importante, non solo a livello comunale. Penso che questa decisione debba far accrescere ancora di più il senso di responsabilità della coalizione che sostiene la maggioranza alla guida della città – ha aggiunto Mismetti – per portare a compimento i programmi che devono essere realizzati in questo ultimo anno di legislatura”.

Per il sindaco, “dispiacere personale” – “Mi dispiace quanto è avvenuto a livello personale perché con Romagnoli ho avuto un rapporto molto schietto in questi anni di amministrazione, sia nella precedente giunta che in questa attuale. E ha sempre dimostrato grande impegno e disponibilità nel cercare di portare avanti i programmi e le trasformazioni che riguardano l’amministrazione della nostra città.

Deleghe 'ad interim' – Particolare attenzione, tra l’altro, ha riservato alla diffusione della pratica sportiva a Foligno città promuovendo incontri e raggiungendo importanti accordi con le federazioni nazionali per ospitare nei nostri impianti sportivi eventi di grande richiamo, con rilevanti ritorni economici per il territorio”. Il sindaco ha reso noto che, per il momento, terrà per sé le deleghe di Romagnoli.

Il Pdl spara a zero – “Fin dall’inizio della legislatura avevamo compreso che questa maggioranza non era in grado di governare la città. Credo che tutto questo sia ormai appurato dai cittadini che vedono non solo una città allo sbando, senza prospettive per il futuro, priva di una strategia che possa ridare fiato all’economia – scrive Riccardo Meloni, capogruppo del Popolo della Libertà – ma anche completamente divisa sul da farsi, con delle vere e proprie faide interne che servono solo alla spartizione delle poltrone”.

Romagnoli costretto a dimettersi – “Le dimissioni a cui è stato costretto il vicesindaco – attacca l'esponente berlusconiano – dopo aver tentato di resistere per lungo tempo a tutti gli attacchi che gli sono stati rivolti dal suo partito, sono la prova provata dello sbandamento della maggioranza, che ad un anno dalla fine della legislatura, si trova senza vicesindaco, con una città ridotta a groviera, sia per i disorganizzati lavori in corso sia per la condizione delle strade”.

Mesta fine legislatura – “Ci stiamo avviando ad una mesta fine di legislatura, che spero si concluda quanto prima, in modo che si possano creare le condizioni di sviluppo di una città ormai alla deriva. Il centro destra – conclude Meloni – da parte sua, farà ancora di più il suo lavoro di opposizione costruttiva, per ridurre al massimo l’incapacità amministrativa della sinistra, nella speranza di essere ascoltati. E ora più che mai, si preparerà adeguatamente per essere la vera alternativa per questa città”.

Cesaro e Filipponi all'attacco – In una nota congiunta, la capogruppo di Impegno Civile, Stefania Filipponi e quello di Fratelli d'Italia, Marco Cesaro attaccano senza mezzi termini la giunta Mismetti, bollandola come “del tutto inadeguata a governare Foligno, che da sempre si ė contraddistinta per l'elevata conflittualità interna, ed infine è implosa.

Pensano solo alle poltrone – D'altra parte la vicenda Romagnoli – sostengono – altro non è che la logica conclusione di una maggioranza finalizzata esclusivamente alla salvaguardia degli interessi di parte, che non si è mai interessata dei bisogni dei Folignati e dello sviluppo della città. La coalizione di centro sinistra ha pensato e continua a pensare soltanto alla occupazione delle poltrone – concludono – unico collante che tiene unite anime diverse e incompatibili tra loro”.
Le dimissioni del vice sindaco non rappresentano solo il naturale epilogo di un regolamento dei conti all’interno dei socialisti ma soprattutto la fine di una esperienza di governo che non lascerà rimpianti.

L'Udc:”ora si apra una fase nuova” – “Rammarica che, quando ancora c’era il tempo, non si volle cogliere il suggerimento dell’Udc ad aprire una nuova fase di collaborazione illudendosi di una sorta di autosufficienza del centro sinistra.Foligno – scrive il neo segretario Lorenzo Schiarea – ha bisogno di altro e di meglio pena una lenta e lunga ma inarrestabile decadenza di cui per altro si intravedono tutti i segni. Nessuno può gioire per tutto questo, e comunque il principio del tanto peggio tanto meglio non appartiene all’Udc.Ora ci auguriamo che si possa aprire una fase tutta nuova,, che ponga da oggi alle elezioni amministrative le basi per una nuova stagione meno conflittuale ma più collaborativa per il bene della città”.

I Socialisti propongono una donna – Ed ora i socialisti puntano su di una giovane new entry, che opera nel mondo della scuola, per sostituire il vicesindaco Massimiliano Romagnoli. La mossa è quella di far leva su 'quote rosa' e 'società civile' anche perchè l'ingresso in giunta di Emiliano Belmonte o Roberto Ciancaleoni consentirebbe l'approdo in Consiglio comunale di Maria Cristina Santevecchi, prima dei non eletti, attualmente nel consiglio d'amministrazione dell'azienda farmaceutica comunale, e fedelissima proprio di Romagnoli.

Il Psi non riavrà il ruolo di vicesindaco – Difficile che il nome che il Partito socialista proporrà al sindaco Nando Mismetti, possa aspirare al ruolo di seconda carica amministrativa della terza dell'Umbria, al limite potrebbe ambire ad un assessorato 'leggero' e lasciare quella casella a Sel, altra forza della coalizione di maggioranza che conta un gruppo di due consiglieri. In pool position viene quindi indicata l'attuale assessore alla Cultura, Elisabetta Piccolotti.