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Ministro Difesa Trenta a Terni, Spoleto e Foligno | Nuove assunzioni e sviluppo le priorità | Video e foto

Il Ministro della Difesa Elisabetta Trenta ha cominciato da Terni venerdì mattina la lunga visita agli enti militari di stanza in Umbria. Un evento storico, specie per le due realtà industriali di Terni e Baiano di Spoleto, che non registravano la visita del ministro di riferimento da più di 40 anni. Le ultime risalgono al 2013 del Sottosegretario alla Difesa Roberta Pinotti e prima ancora al 1976 del compianto Sottosegretario Luciano Radi (unica eccezione la visita dell’onorevole umbra Katia Belillo nel 2000, che ricopriva l’incarico di Ministro per le Pari opportunità).

Quattro gli appuntamenti previsti dall’agenda del Ministro della difesa: al Polo mantenimento armi leggere di Terni, al 2° Battaglione Cengio di Spoleto, allo Stabilimento militare di Baiano di Spoleto e al Centro di selezione di Foligno. A questi si è aggiunto nel tardo pomeriggio l’incontro con le aziende umbre impegnate nel settore aerospaziale, mentre nella città del Festival la Trenta ha visitato anche l’area dell’ex caserma Minervio, dove si trova l’anfiteatro romano.

La visita a Terni

Ad accogliere il ministro Trenta c’era il Generale di Corpo d’Armata Francesco Paolo Figliuolo, neo Comandante logistico dell’Esercito, e il direttore del Pmal di Terni. Ad accompagnare la visita una folta delegazione tra cui il sindaco Leonardo Latini, i senatori umbri Luca Briziarelli, Stefano Lucidi, Raffaele Nevi e Donatella Tesei (presidente della IV Commissione Difesa del Senato) e le più alte cariche militari e civili cittadine. Subito dopo gli onori resi da un picchetto della Scuola interforze Nbc di Rieti e prima di partecipare al briefing e alla visita dei reparti, il Ministro Trenta ha voluto incontrare il personale civile e militare dell’ente.

So che il Polo ha un grande valore strategico per la Difesa per le complesse attività che qui vengono svolte – ha detto la professoressa Trenta – oggi questo ente si inserisce a pieno titolo nel panorama logistico-produttivo relativo all’armamento leggero, confrontandosi con le più importanti realtà produttive italiane e straniere”. “Stiamo predisponendo un piano di assunzioni perché c’è bisogno di forze nuove, di fare in modo che queste lavorazioni vengano insegnate ai giovani e che proprio giovani continuino a progettare nuove opportunità di crescita e sviluppo. Bisogna mantenere questa eccellenza e proteggere le professionalità che abbiamo”. Nell’Albo d’oro il Ministro ha voluto lasciare questa dedica “Un omaggio alla eccellenza italiana, alla capacità di uomini e donne, militari e civili, che con professionalità e passione svolgono una importante attività che supporta le Forze armate italiane nel garantire la sicurezza del Paese. Grazie a tutti! Il mio impegno nel mantenere questa eccellenza”.

L’incontro con i sindacati – Prima di congedarsi dal personale, la Trenta ha ricevuto un delegato della Rsu aziendale che ha ringraziato il Ministro per l’attenzione riservata e avanzato alcune richieste che si possono sintetizzare in 5 punti: un piano straordinario di assunzioni (l’organico del Pmal di 384 unità scenderà a 182 nel 2022) con annessa una scuola di formazione per non disperdere il prezioso know-how acquisito, adeguate risorse per la spesa corrente in grado di assicurare il funzionamento e l’ordinaria manutenzione dell’Ente, prevedere il Polo quale ente interforze e un Vice direttore civile in grado di assicurare una maggiore continuità di indirizzo e policy industriale. “Ringraziamo il Ministro Trenta per l’attenzione che ci ha riservato” scrivono Cgil, Cisl, Uil e Flp “e per averci garantito il suo personale impegno nel dare riscontro alle richieste che abbiamo posto avendo potuto personalmente apprezzare l’alto livello professionale presente nell’ente”.

Il plauso del sindaco Latini“La visita del Ministro della Difesa Elisabetta Trenta ha confermato l’alto valore strategico del Pmal la cui storia e la cui attività in città sono motivo di orgoglio per Terni” ha dichiarato il primo cittadino Leonardo LatiniHo apprezzato l’attenzione riservata dal Ministro  e il fatto che abbia ribadito il proprio sostegno alla proposta di un piano straordinario di assunzioni del quale dovrebbero giovarsi anche gli impianti di Terni. E’ fondamentale che vengano mantenute le capacità tecniche del Polo, frutto della grande tradizione degli stabilimenti ternani al servizio dell’Italia e che vengano sostenuti i progetti innovativi. L’incontro di stamattina è stato infine anche l’occasione per verificare con il Ministero e con la direzione lo stato del progetto del Museo delle armi“. Su quest’ultima problematica c’è da rilevare che a margine della visita c’è stata la consegna al Ministro di alcuni libri da parte di due rappresentanti della Associazione “Museo internazionale delle armi” (la dottoressa Barbara Pesce e l’avvocato Rita Iacuitto) che da tempo è impegnata a realizzare il sito museale su cui anche la Regione dell’Umbria ha mostrato attenzione.

La visita a Spoleto

A Spoleto il Ministro della Difesa è arrivata (insieme alla senatrice Donatella Tesei) in anticipo rispetto al previsto, prima ancora del  sindaco Umberto De Augustinis ma anche dei parlamentari Lucidi e Briziarelli che provenivano da Terni. Ad accoglierla alla Caserma “Garibaldi”, oltre ai vertici della struttura (comandante del 2° Battaglione Granatieri “Cengio” di stanza a Spoleto è il Tenente Colonnello Claudio De Rosa) ed ai reparti schierati, c’era il Generale di Corpo d’armata Massimiliano Del Casale, presidente del Centro alti studi Difesa.

L’elogio ai Granatieri – Nel suo intervento, la dottoressa Trenta ha ricordato la gloriosa storia dei Granatieri di Sardegna ed i ruoli attuali che i militari dell’Esercito vedono assegnati, come l’affiancamento alle forze di polizia “in operazioni di controllo del territorio, intervenire a supporto della popolazione, operare in teatri operativi lontani dalle vostre case. Il contributo che fornite da anni, senza soluzione di continuità, nell’ambito dell’operazione “Strade Sicure”, è prezioso e grandemente apprezzato dai cittadini, per il senso di rassicurazione sociale e solidarietà che la vostra presenza trasmette ogni giorno. Così come altrettanto apprezzato, e a volte determinante, è il servizio reso ogni qualvolta siete intervenuti per prestare soccorso alla popolazione in situazioni di calamità, come in occasione dei terremoto di Amatrice, o di emergenza incendi nella regione”. “E’ anche grazie a voi se le nostre Forze armate ricevono in tanti consessi internazionali indiscusse attestazioni di stima e di plauso, genuine dimostrazioni di riconoscenza dalle popolazioni locali delle aree di crisi” ha concluso.

La visita all’anfiteatro romano – Il Ministro della Difesa ha proseguito la sua visita quindi all’ex caserma Minervio. Ad accoglierla qui, oltre al sindaco ed al presidente del Consiglio comunale Sandro Cretoni, l’assessore ai lavori pubblici Angelo Loretoni, il consigliere comunale Giampaolo Fagotto ed il presidente dell’Ase Giovanni Cao. “È stata senza dubbio – è il commento del primo cittadino – una visita di grande importanza per la nostra città, non solo per le parole che il Ministro Trenta ha speso a favore della Caserma Garibaldi e dello Stabilimento Militare di Baiano, ma anche perché questa giornata segna, dopo 38 anni, il ritorno a Spoleto di un Ministro della Difesa della Repubblica Italiana. È doveroso da parte mia ringraziare il Ministro, innanzitutto per la disponibilità dimostrata nei confronti di Spoleto. Le parole che ha pronunciato nel corso degli incontri di questa mattina, la prospettiva di inserimento di nuovo personale allo Stabilimento Militare di Baiano, le conseguenti prospettive di sviluppo per il nostro territorio sono tutti elementi che accogliamo con grande piacere e soddisfazione”. Ed un plauso particolare viene espresso per la visita proprio all’area dell’anfiteatro (in parte ancora demaniale): “Dopo le recenti visite del Presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani e del Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, abbiamo voluto far visitare quest’area anche al Ministro della Difesa perché riteniamo che un progetto di recupero così importante si possa realizzare solo lavorando in stretta sinergia con le istituzioni nazionali ed europee, definendo un percorso chiaro di rifunzionalizzazione per quella che è una delle risorse culturali di maggiore valore storico e architettonico di Spoleto”.

Pranzo allo SMMT, qui ora si allestiscono anche giubbetti antiproiettile – A chiudere la mattinata l’arrivo allo Stabilimento militare per il munizionamento terrestre di Baiano (SMMT), dove il Ministro Trenta ha anche pranzato insieme ai dipendenti. A riceverla c’erano  il direttore generale di Agenzia Industrie Difesa (AID), ingegner Gian Carlo Anselmino, e il direttore dello Stabilimento, Colonnello Alessandro Primavilla. Presente anche il Tenente Generale Francesco Castrataro, direttore della Direzione Armamenti Terrestri (DAT) e Comandante del Corpo ingegneri. Durante il sopralluogo allo SMMT, alla dottoressa Elisabetta Trenta è stato mostrato anche il neo reparto “Gap”, inaugurato a luglio, per l’allestimento di giubbetti antiproiettile. Una commessa che Spoleto si è aggiudicata per 10 milioni di euro.  Durante il percorso attraverso le linee produttive sono stati illustrati i cicli di lavoro, il controllo qualità e le soluzioni tecnologiche messe in atto per far fronte alle attività di produzione. Le riconosciute capacità tecnologiche e professionali dello Stabilimento di Baiano – è stato spiegato – hanno permesso una crescente apertura al mercato e reso possibile la stipula di importanti accordi di cooperazione strategica con primarie aziende nazionali e estere, come Leonardo spa, consorzio PBI (Larimart e Arescosmo), MES e Tecnodife, promuovendo ulteriore sviluppo tecnologico e l’incremento dei volumi produttivi. Inoltre, la formazione specialistica e l’inserimento nel ciclo produttivo di giovani laureati e diplomati sta offrendo eccellenti risultati per qualità e impegno. Fondato nel 1937, lo Stabilimento opera nel settore dell’allestimento e ripristino di munizionamento di medio e grosso calibro, nonché nella demilitarizzazione dello stesso.

Oltre al sindaco, ai senatori Tesei, Lucidi e Briziarelli, c’erano la dottoressa Luisa Riccardi, Capo del V Reparto di Segredifesa, una delegazione di ufficiali della D.A.T., del Brigadier Generale Ciro Milano, responsabile Business Unit Munizionamento AID, oltre ad alcuni alti dirigenti delle aziende con cui lo Stabilimento ha strette collaborazioni produttive. Nel suo discorso, il Ministro ha osservato che  “Lo stabilimento oggi gode di un ottimo stato di salute. E’ indubbiamente un centro di eccellenza nazionale di grande importanza per la Difesa, capace di esprimere professionalità tecniche di altissimo livello e tecnologie all’avanguardia. La continuità della produzione nel comparto militare è fondamentale per la competitività del Paese a livello internazionale, con favorevoli ritorni anche sul piano occupazionale. E’ per questo nostra intenzione assicurare allo Stabilimento, alla luce dei presupposti del Piano Industriale Triennale, concrete attenzioni per il prossimo futuro, per la tutela delle competenze e delle professionalità acquisite dal personale e per mantenere gli elevati livelli di produzione raggiunti”.

Il pomeriggio a Foligno

Nel pomeriggio il trasferimento a Foligno, presso la Caserma Gonzaga, sede del Centro di selezione e reclutamento nazionale dell’Esercito. A fare gli onori di casa il Generale di Brigata Emmanuele Servi. Il Ministro della Difesa ha definito la struttura come “una risorsa preziosa per la Forza armata e, più in generale, per la Difesa. Saluto il Comandante e tutto il personale del Centro – ha detto – e vi ringrazio per lo straordinario lavoro che fate in un settore tanto delicato e sensibile nell’ambito della gestione delle risorse umane. Le attività attinenti la selezione e il reclutamento del personale militare rappresentano il primo passo di quel delicato processo che porta ad alimentare le Forze armate con nuove forze, rispondenti ai requisiti e alle capacità di base necessarie per raggiungere gli obiettivi prefissati. Siamo pienamente consapevoli dell’importanza di queste attività e delle responsabilità che gravano sul personale e sulle strutture organizzative che se ne occupano”. L’Esercito – ha aggiunto – oggi assolve a missioni e compiti istituzionali ed operativi talmente articolati, complessi e critici per il nostro Paese e ha bisogno di gente motivata, matura, responsabile, in buona salute, animata dal massimo rispetto nei confronti delle Istituzioni e da un profondo senso di solidarietà umana e sociale. Tutto ciò avviene in questo Centro di Selezione e Reclutamento Nazionale da oltre venti anni, da quando cioè l’Esercito, in maniera moderna e lungimirante, decise di unificare ed integrare qui a Foligno tutte le proprie risorse organizzative del settore, precedentemente suddivise in una pluralità di enti differenti. Il Centro ha percorso molta strada da allora, ed è oggi una realtà di assoluta eccellenza nel panorama della Difesa, grazie alle sue capacità logistiche, alla disponibilità di moderni impianti sportivi, di ambulatori e di locali appositamente attrezzati per la selezione attitudinale, la gestione efficiente e nel contempo accogliente di ogni candidato per tutta la durata della selezione. Oggi desidero vivamente complimentarmi con il personale di questo Centro: perché tutto il complesso di attività svolte dall’Esercito in questi anni, in Italia e all’estero, per il bene della comunità nazionale e la salvaguardia della stabilità internazionale non sarebbero state possibili se anche la selezione e il reclutamento del personale non fossero stati svolti in maniera accurata, efficace ed efficiente”.

L’incontro con imprenditori del settore aerospaziale – All’interno della Caserma Gonzaga, il capo della Difesa ha incontrato il presidente di Confindustria Umbria Antonio Alunni, insieme a una delegazione di imprenditori dell’Umbria Aerospace Cluster. “In questa occasione – ha sottolineato Alunni –  abbiamo rappresentate aziende leader in molti settori che operano nei mercati della difesa e civile con un alto valore in termini di tecnologie e capacità e che forniscono i principali player mondiali Per il sistema industriale la pianificazione a medio e lungo periodo è essenziale. Ciò che vorremmo sperare è che nel prossimo futuro la Difesa sia un Ministero in cui si torni a parlare di crescita e di sviluppo e non solo di ridimensionamento delle risorse e degli investimenti, perché l’industria che c’è dietro non può prescindere da questa visione”.

(Ha collaborato Claudio Bianchini)