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Ministeri al nord, per Learco Saporito è un atto puramente folkloristico

di Learco Saporito (*)

La stampa in questi giorni sta dando grande risalto all’ennesima presa di posizione della Lega Nord e di quattro Ministri della Repubblica che, con un atto amministrativo, hanno deciso di aprire alcune sedi distaccate dei propri dicasteri a Monza. In realtà, nella cerimonia avvenuta sabato scorso e che ha sancito tale decisione, si è parlato di sedi di rappresentanza operative con funzioni non ben chiare a noi comuni mortali. Il polverone conseguente a tale iniziativa ha costretto anche il Capo dello Stato, vero garante dell’unità e dell’interesse nazionale, ad intervenire con una missiva indirizzata al Presidente del Consiglio in cui manifesta le proprie perplessità riguardo una simile decisione.
Ora la prima cosa che noto, dinanzi ad un simile atto che credo possa essere definito come puramente folkloristico, è che tale decisione sia stata assunta con un atto amministrativo. Tutti però sono in grado di comprendere che il primo comma dell’art. 97 della nostra Costituzione recita quanto segue : “i pubblici uffici sono organizzati secondo disposizioni di legge, in modo che siano assicurati il buon andamento e l'imparzialità dell'amministrazione”. È quindi lampante che un semplice atto amministrativo sia assolutamente non condivisibile dal punto di vista della legittimità costituzionale. Quanto appena espresso è poi rafforzato dal terzo comma dell’art. 114 della Costituzione, che stabilisce: “Roma è la capitale della Repubblica. La legge dello Stato disciplina il suo ordinamento”. Naturalmente è evidente che il concetto di Capitale della Repubblica riguardi anche la sede delle istituzioni nazionali che nulla hanno a che vedere con il necessario decentramento derivante dall’attuazione del Federalismo.
Non sto qui a ribadire le mie perplessità in merito alla differenziazione tra federalismo fiscale e federalismo giuridico nel rispetto dell’interesse nazionale. Devo osservare, però, che ci troviamo dinanzi ad una situazione che se non fosse reale verrebbe giustamente definita “surreale”. E’ chiaro a tutti che simili iniziative siano atti di natura politica, attuati al solo scopo di creare un riavvicinamento, da parte della Lega, con quell’elettorato che tanto si sta allontanando dal proprio partito, probabilmente mosso dall’illusione che tornando ad essere una forza di lotta e non di governo, possa tornare a scaldare gli animi dei propri elettori.
Però è assolutamente non condivisibile che una forza di governo si permetta di giocare con l’unità dello Stato e la centralità delle istituzioni per puri scopi propagandistici. Tengo poi a ribadire, come già espresso da diversi esponenti di Fli, che in un momento in cui ai cittadini italiani vengono richiesti grandi sacrifici per affrontare la difficile situazione economica del Paese, non è accettabile che si spendano soldi dello Stato per l’apertura di nuove Sedi Ministeriali. Abbiamo il dovere morale di dare ai cittadini un esempio di correttezza amministrativa.

(*) Responsabile dipartimento PA di Futuro e Libertà