E proprio alla fermata del Minimetrò a Fontivegge quotidianamente staziona un gruppo di persone che con insistenza chiedono agli utenti in uscita il biglietto già timbrato. Sono per lo più stranieri, ma al gruppo di persone spesso si aggiungono anche giovani umbri a caccia di un biglietto di seconda mano con cui, ad esempio, prendere il pulman per tornare a casa. Sì, perchè nonostante il ticket si possa utilizzare con il Minimetro solo dopo 20 minuti, permette di usare altri mezzi di trasporto pubblico. Ma se da una parte c’è chi cerca di “economizzare”, dall’altra c’è chi vuole anche guadagnarci. Non è raro, infatti, che il biglietto usato venga rivenduto a circa 50 centesimi. Una piccola cifra ma che consentirebbe al nuovo acquirente, di poter “girare” sui mezzi pubblici per circa un’ora spendendo il 75% in meno.
Il Minimetrò si usa, ma aumentano i portoghesi. L’azienda ha reso noti i dati dei viaggiatori del 2016, dai quali emerge che oltre al numero dei passeggeri (+ 4% rispetto al 2015). Ma risulta in crescita anche il fenomeno di evasione tariffaria “anche se – spiega la spa – la summa complessiva di chi non paga il biglietto rientra in un valore strutturale/ fisiologico proprio del settore del trasporto pubblico”.