La tipologia del tutto nuova del minimetrò, non prevista dalle normative nazionali, ha impedito alla Regione di rispondere correttamente al Comune di Perugia che ha ufficialmente chiesto come affrontare il problema della zonizzazione acustica dell'area attraversata dal nuovo sistema di trasposto pubblico. Lo stesso Ministero dei trasporti, da noi opportunamente consultato, ha rilevato l'anomalia e la carenza normativa che per ora non consentono di affrontare il problema. Lo ha detto a Palazzo Cesaroni, in terza Commissione, l'assessore regionale all'ambiente Lamberto Bottini, chiamato a rispondere ad una interrogazione urgente presentata dal capogruppo di An Franco Zaffini per sapere perché la Regione non ha preso posizione in merito alla richiesta fatta dal Comune di Perugia il 24 maggio 2007, e se questo ritardo ha contribuito a far sì che si arrivasse alla inaugurazione del servizio senza il previsto piano necessario a giustificare legalmente l'emissione di rumori superiori in alcune tratte anche ai 70 decibel.Bottini ha aggiunto che non esiste una competenza specifica della Regione sul tema dei piani di zonizzazione acustica che per legge spettano ai Comuni; ma che nonostante questa impossibilità di disporre eventuali vincoli all'operato del comune, “la Regione non si sottrarrà alla soluzione del problema. Dai contatti che abbiamo avuti con il ministero, ha aggiunto Bottini, “è prevedibile che solo da quel livello arrivi un parere motivato al Comune; ma vista la eccezionalità del caso non è da escludere che il Ministero decida di delegare la stessa Regione a varare una apposita normativa”. A proposito della integrazione di documenti chiesta dagli uffici regionali al Comune di Perugia, Bottini ha detto che i dati richiesti sono pervenuti a fine novembre scorso. Spiegando il senso della sua interrogazione Zaffini, ha fatto riferimento alle “voci di alcuni maligni” secondo le quali il Comune avrebbe già preadottato un piano di zonizzazione con parametri alti in termini di decibel su tutto il percorso del minimetrò, perché era a conoscenza del problema rumore. Nonostante questo accorgimento, però, il problema si è rivelato più consistente del previsto. Dichiarandosi d'accordo con l'assessore sul concetto che la Regione non ha alcuna titolarità in tema di normativa sulla rumorosità dell'impianto, Zaffini ha aggiunto: “per come sono messe le cose, il Comune di Perugia può solo assimilare il minimetrò alla tipologia prevista per le ferrovie, ma la cosa è molto difficile da perseguire per la enorme differenza fra i due sistemi di trasporto: nel caso dei treni ci sono distanze minime da rispettare e, soprattutto, il rumore prodotto è temporaneo e quindi accettabile, mentre il sistema inaugurato a Perugia produce un fastidio continuo e fuori dalla normativa.
MINIMETRO' E RUMOROSITA': LA REGIONE RISPONDE ALLE INTERROGAZIONI
Ven, 08/02/2008 - 11:07