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Mini “zone rosse” Covid, Fratta guida la rivolta dei piccoli Comuni

Mini “zone rosse” Covid, Fratta Todina guida la rivolta dei piccoli Comuni, tra i 29 a cui la Regione chiede ordinanze restrittive. Con provvedimenti che vanno dall’anticipazione del coprifuoco alle 21, a limiti alla spesa e all’ingresso nei negozi, allo stop alle scuole. Aspetto, quest’ultimo, che i sindaci vorrebbero fosse deciso con ordinanza della Regione.

I piccoli comuni a rischio

Tra i 29 Comuni che hanno un indice di contagio Covid sopra la soglia dei 200 casi settimanali ogni 100 mila abitanti ce ne sono 10 che hanno meno di 5 mila abitanti. Sono quelli indicati in rosso nella lettera che la governatrice Tesei ha inviato all’Anci. Spiegando che per questi Comuni, visto il basso numero dei residenti, vanno concordati interventi specifici con le autorità sanitarie. Qui contagi in poche famiglie, infatti – come aveva anticipato il direttore Claudio Dario – possono far schizzare in alto i numeri e sballare gli indici.


Covid, i 29 comuni “rossi” (10 piccoli)
e le misure chieste dalla Regione


Fratta Todina guida la rivolta dei piccoli Comuni

Ma i piccoli Comuni non ci stanno comunque ad essere accostati alle “mini zone rosse”. A guidare la rivolta è Gianluca Coata, sindaco di Fratta Todina. Che contesta il metodo della comunicazione dei provvedimenti, fatta prima alla stampa e poi ai sindaci interessati. E anche il metodo delle scelte. “Gli abitanti di Fratta Todina sono 1841 – attacca Coata – quando arriveremo a 100.000 abitanti potremmo discutere dei parametri applicati dalla Regione Umbria. La percentuale dei positivi rispetto alla popolazione di Fratta Todina, è del 1.79% poiché dalle comunicazioni ufficiali della USL Umbria 1 nel comune sono presenti  33 persone positive compresi i bambini della scuola elementare già chiusa con ordinanza del 20 gennaio, conseguentemente è stata predisposta anche la chiusura delle aree pubbliche”.

Insomma, la situazione sarebbe sotto controllo, viste le ordinanze già emanate.


Divieti Covid, il documento
dei sindaci dei 29 Comuni


Le comunicazioni di Dario e Coletto

“Credo che il buon senso sarebbe stato quello di avvisare i sindaci della Media Valle del Tevere sulle decisioni che la Regione intende prendere nei prossimi giorni, prima di dichiarare pubblicamente ai media gli eventuali provvedimenti esposti dall’Assessore Coletto e dal Direttore Dario” prosegue Coata. “Reputo veramente scorretto questo sistema di lavoro nei confronti di chi sta lavorando per la tutela della salute dei propri cittadini. Mi sarei aspettato – aggiunge – come accaduto in passato, per temi riguardanti la sanità in particolare l’Ospedale della Media Valle del Tevere, un confronto con la Regione e con i sindaci interessati per giungere ad una soluzione condivisa”.

“Allarme tra i cittadini”

Il primo cittadino frattigiano spiega che “le dichiarazioni dell’assessore e del direttore hanno provocato un ulteriore allarmismo tra la popolazione di Fratta Todina: “Molti cittadini mi hanno contattato telefonicamente esprimendo sconcerto per le dichiarazioni della Regione chiedendo inoltre rassicurazioni sull’andamento dei contagi nel Comune”.


Nodo scuole, Perugia pronta a chiudere
ma altri Comuni “rossi” Covid frenano


(Foto dal profilo Facebook del sindaco Gianluca Coata)