Sui mini dirigenti, forse, cala la tensione. Vertice giovedì a palazzo dei Priori tra sindaco e i dirigenti del Comune di Perugia Panichi, Rosi Bonci e Di Filippo. A portare la pace in Comune, Andrea Romizi che ha allentato la tensione con i sindacati e trovato i giusti toni necessari per ritrovare il dialogo con le Rsu. Il tema? Il contratto integrativo decentrato e sui mini dirgenti, appunto. Romizi ha spiegato che la scelta sulle posizioni organizzative non è definitiva e che c’è una contrattazione in atto: sia la partita del nuovo Cid con le norme che regoleanno il contratto integrativo decentrato, sia i mini dirigenti. Inoltre, con i risparmi per mini dirigenti, il Comune è pronto a dare il via alle progressioni orizzontali. In poche parole, gli scatti di carriera all’interno della stessa fascia econoica di appartenenza.
Sul piatto ci sarebbero 100mila euro che di fatto si vanno ad aggiungere al fondo che tutti gli anni viene distribuito tra i dipendendenti e che, di fatto, altro non sono che premi. Ad indiciare tutte le tappe del processo proprio il sindaco Romizi che si è dovuto rimboccare le maniche per portare la pace e allentare le tensioni. Due i tavoli tematici istituiti e che affronterannoi temi del confronti. Le tempistiche? Sindaco e sindacati si sono streti la mano con la promessa di chiudere gli accordi entro fine mese.
La polemica è nata dopo la determina di giunta del 29 luglio riguardante i 41 nuovi incarichi tra posizioni organizzative e altre professionalità. Insomma, i mini dirigenti. Dopo che è stato programmato di procedere al rinnovo del contratto decentrato fermo al 2001 e affrontare insieme i vari istituti di previdenza in maniera omogenea. Per Federico Armati Cgil e Piero Martani Diccap l’incontro è stato positivo. Il sindaco Romizi, infatti, sarebbe per una maggiore trasparenza sulle posizioni organizzative.