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MINERVA, POZZI E CEMENTIR NEL MIRINO DELLA SINISTRA ARCOBALENO. “PRG, LA PROVINCIA TAGLI LE AREE EDIFICABILI”

Battaglie ambientaliste, lavoro, debiti del Comune: sono questi alcuni dei grandi temi trattati dalla Sinistra Arcobaleno di Spoleto che si è presentata con una conferenza stampa al palazzo comunale.Presenti alcuni degli esponenti di spicco del nuovo movimento politico spoletino: il consigliere comunale Giampiero Calabresi, Agostino Pensa, Ponziano Taboriti, ma anche l'ex assessore provinciale Alfredo Andreani, che però si è voluto ritagliare un posto più defilato rispetto agli altri.

La Sinistra Arcobaleno, come già le varie forze di sinistra, si pone come movimento politico all'opposizione rispetto all'attuale giunta Brunini. Ma con posizioni critiche anche in generale verso il Partito democratico. Per questo nel 2009, alle elezioni comunali, presenterà un proprio candidato, che al momento non sembrerebbe essere stato scelto. “Questa è l'unica città dell'Umbria – ha detto Agostino Pensa – dove tutta la sinistra è all'opposizione: qui la sinistra è stata emarginata, messa all'angolo. Ma la Sinistra Arcobaleno nasce prima di tutto per questioni nazionali”.

Al centro, dicevamo, le battaglie ambientali che da tempo vengono portate avanti dalla sinistra, com'è noto: il “mostro delle mura”, la cava di Poreta, la lottizzazione. Tanto che durante la conferenza stampa è arrivato anche l'augurio che sul Piano regolatore generale la Provincia proceda negli avanzati tagli alle aree edificabili.

Ma il tema che sta a cuore alla Sinistra Arcobaleno è soprattutto il lavoro, come ha sottolineato molto chiaramente Taboriti: “Spoleto è stata trasformata da una città industriale ad una città senza valori e senza lavoro”. Ha citato poi la nota crisi della Minerva, con le famiglie sul lastrico tra i lavoratori diretti e quelli dell'indotto. “La Minerva – ha proseguito Ponziano Taboriti – è costata alla società umbra un pacchetto di soldi altissimo (riferendosi al condono dei tributi Inps, ndr), per non parlare dei corsi di aggiornamento non fatti, il poco controllo da parte delle istituzioni preposte”. Taboriti non ha risparmiato nemmeno la ex Pozzi “dove il lavoro viene fatto tramite agenzie” e la Cementir “con i contratti da rifirmare e la gente che non va in pensione, togliendo occupazione ai giovani”. Anche sulla Tre Valli gli esponenti di Sinistra Arcobaleno hanno avuto da ridire: “l'amministrazione comunale non l'ha mai sentita con forte necessità, mentre ci siamo armati di scale mobili”.

“Il Comune lascia debiti fino al 2026” ha attaccato Giampiero Calabresi, che ha ricordato l'attuale situazione dell'area industriale Flaminia e del centro storico ormai senza vita, “dove anche il turista scappa”. “Il Comune – ha detto poi il consigliere comunale – chiede l'appoggio dell'Udc e non il nostro. Perché? Noi siamo coerenti, sulla questione morale siamo i più bravi”. E proprio la questione morale e l'ambiente saranno i tratti caratterizzanti di questa nuova formazione politica.