di Partito Comunista dell'Umbria
Il Partito Comunista dell’Umbria, esprime grande preoccupazione per il futuro della storica società Minerva di Spoleto. La Minerva è stata una storica fabbrica della città del Festival e attualmente, dopo il fallimento del 2007 e l’affitto ad un imprenditore di Avellino, vive una situazione di pericoloso stallo e all’orizzonte, per essa, non si intravvedono spiragli di rilancio.
A quanto pare, il contratto di affitto scadrà ad ottobre p.v. e difficilmente sarà rinnovato, addirittura, sembrerebbe possibile anche una rescissione anticipata. Noi comunisti siamo molto preoccupati perché, a distanza di tempo e nonostante le numerose sollecitazioni, ancora non c’è un piano industriale e al curatore fallimentare non sarebbe arrivato alcun interessamento serio per acquistare la società che rischia di rimanere sepolta sotto la sua crisi oramai pluriennale. Se il quadro non muterà, al fine di tutelare i creditori, il prossimo passo del curatore sarà quello di vendere l’immobile, facendo calare definitivamente il sipario su una storica società che ha segnato la vicenda industriale di Spoleto.
Noi comunisti sollecitiamo il curatore fallimentare ad attivare tutte le procedure possibili affinchè possa avere un futuro una delle fabbriche del comprensorio che hanno segnato un’epoca e incalziamo l’Amministrazione della città guidata dal Sindaco Benedetti a monitorare con attenzione l’evolversi di questa delicata vertenza affinchè, battendo tutte le strade praticabili che possano dare una qualche possibilità di prospettiva a questo storico stabilimento, si eviti la vendita dell’immobile della fabbrica che ha segnato un’epoca sotto il profilo industriale ed occupazionale di Spoleto.